Trieste è sempre più forte: battuta anche Napoli 92-83!

Primo tempo ricco di polemiche e nervosismi, ma la sfida si decide negli ultimi scampoli: Valentine e Uthoff i primattori dell'accelerata decisiva!

Col vento in poppa dopo la vittoria nell’esordio contro Milano, Trieste approda nel golfo partenopeo in questa seconda giornata di LBA. La squadra di Milicic è letale in contropiede e trova in Pangos, visto l’anno addietro all’Olimpia, un regista dall’intelligenza cestistica sopraffina. Per quel che concerne il roster a disposizione di coach Christian, si registra ancora l’assenza di Justin Reyes, tenuto ancora a riposo. Nota non di poco conto: per questa gara è stato designato anche un arbitro triestino, circostanza che desterà qualche comprensibile malumore (in un senso o nell’altro).

I QUARTO

Palla a due e subito 7-0 per i biancorossi: le medie dei napoletani sono piuttosto scarse ma a 7.33 arriva un “pericoloso” secondo fallo comminato a Ross. Poco a poco i padroni di casa si rianimano e tornano a -1 sfruttando l’uscita del play avversario: poco dopo l’aver messo in ritmo Copeland (due triple per lui) coincide col primo pareggio sull’11-11. Brown gioca con una costanza impressionante: palle rubate, canestri, falli subiti; è lui che riporta Trieste avanti di 4 (15-11) dopo aver siglato 9 punti personali. Il campo di gioco somiglia ad una pista di pattinaggio – sarà la condensa – ma sta di fatto che entrambi i quintetti soffrono di un equilibrio precario. Non molto proficuo l’ingresso di Candussi, che spreca due falli in maniera ingenua, Johnson si fa sentire sotto canestro e Valentine gioca…in modalità “aereo”, ovvero scollegato dal resto del gruppo. 20-18 per i giuliani. Con una decisione più che rivedibile, lo ripeto, più che rivedibile, la terna decide per un antisportivo contro Johnson, che aveva a sua volta subito un fallo (non fischiato), e che si era mosso come qualsiasi centro avrebbe fatto sotto le plance, con la palla in mano. Poco dopo, è Brown a subire una manata al volto da Treier, ma il fischio non arriva: Napoli veleggia sul nervosismo triestino e chiude avanti sul 24-20.

II QUARTO

Ross cerca di riportare la calma nelle fila dei suoi, Brown infila il +2 dall’arco e Trieste può rifiatare: ottimo l’apporto di Brooks, come sempre pedina utilissima! Valentine è più per terra che in piedi e si dimentica troppo frequentemente di difendere, ma in compenso c’è la prestazione en-ci-clo-pe-di-ca di Brown, che oltre ai 18 punti, assomma palle recuperate, stoppate, e tutto ciò che è necessario per aiutare la causa collettiva. 34-30 per i giuliani. Come nella prima frazione, però, è Pangos a propiziare la rimonta, costruita anche grazie agli errori ospiti, fra i quali segnaliamo un sanguinoso terzo fallo di Candussi (in attacco). Copeland piazza la bomba del +4 (38-34), Napoli ha l’inerzia dalla sua e Trieste vive un altro frangente di evidente difficoltà, soprattutto in fase offensiva: in pochi giri di orologio Valentine riesce a sbagliare praticamente qualsiasi possesso a sua disposizione e Napoli procede spedita sul +10 (44-34). Gli alabardati pregano “San Markel”, che insacca due triple consecutive (24 punti), subisce sei falli e ricuce il punteggio sul -4 (44-40); i partenopei soffocano il rimo della sfida e dopo venti minuti comandano di quattro lunghezze (46-42).

III QUARTO

Totè sta facendo pentole e coperchi ma il “risveglio” di Valentine – condito da due triple – vale un insperato +4 (52-48), anche se il terzo fallo di Ross preoccupa Christian, che lo sostituisce; proprio questi due cestisti sono i protagonisti di questi minuti (assieme ad alcune assurde sviste arbitrali), lì dove Trieste sta gestendo il +5 (60-55). Le squadre sono più stanche, gli errori nelle scelte di tiro sono naturale conseguenza e anche lo spettacolo non…decolla. Pangos attacca Ross sul palleggio, Uthoff si iscrive a referto dalla lunga e anche i partenopei cominciano ad avere problemi di falli: a proposito, Ross spreca il suo quarto su un jumper di Manning Jr. 66-60 per i giuliani. I biancorossi registrano ben 16 palle perse e questo dato pesa come un macigno: nondimeno, Valentine sigla con una bomba “irrazionale” il nuovo +4 (71-67).

IV QUARTO

Inizio distratto per le due compagini, ma Brown è già scatenato in difesa: 79-75 per i biancorossi dopo una pioggia di siluri (Valentine, Brown, Copeland e Woldetensae); la sfida sembra tradursi in una serie di tiri da oltre l’arco dei tre punti e pochi i giochi in area pitturata. Serve maturità e lucidità e per questa ragione ecco rientrare Colbey Ross. Totè, nel frattempo, sfrutta un tap in per il +1 e il timeout è ob-bli-ga-to-rio per gli ospiti. 80-79 per i campani. Brown e Uthoff inanellano due belle stoppate, Ross si lancia al ferro per il sorpasso, ma Brown è costretto a tornare in panchina (problema fisico); la terna non ha coraggio di fischiare un antisportivo “limpido” a Manning ma un redivivo Uthoff – prima con un’altra stoppata, poi con una bomba – infila il +5 a 1.46 dal termine (85-80). Pangos da tre, Brooks gli risponde subito da tre, Uthoff recupera la sfera e appoggia per il +7: 58 secondi e Trieste ha la palla in mano. Pangos si getta in penetrazione ma Uthoff è una piovra ed è lui il mattatore di questo incredibile finale. Trieste sbanca il PalaBarbuto!

Napoli Basket vs Pall. Ts 2004 83 – 92

Trieste: Johnson 6, Ross 10, Brown 29, Valentine 17, Bossi, Ruzzier 8, Uthoff 14, Brooks 8, Candussi, Paiano, Campogrande, Deangeli. All. Christian

Napoli: Copeland 14, Pangos 13, Williams 2, Totè 18, Woldetensae 7, Saccoccia, Treier 12, De Nicolao, Manning Jr. 11, Hall 2, Dreznjak 4, Mabor Dut Biar. All. Milicic

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