La Dinamica prevale sulla Pontoni all’overtime

Più di qualcuno nei convulsi secondi finali del quarto periodo si sarà domandato se a scrivere la trama di Dinamica Gorizia-Pontoni Monfalcone fosse stato qualche rinomato autore di genere noir. Inevitabile partire quasi dalla coda di una partita incredibile, da quella infinitesimale frazione di secondo che l’ha decisa o, meglio, che ha deciso di «non deciderla» rimandando tutto all’overtime. Bellan, il migliore degli ospiti capace di tenerli in vita con un’azione da quattro punti solo pochi secondi prima, sfrutta un nuovo errore della Dinamica e si lancia solitario verso il canestro sfidando non più gli avversari bensì il cronometro che scorre inesorabile. Quando il numero 11 ospite appoggia al tabellone infilando il virtuale (e a quel punto definitivo) 74-72 per la Pontoni il destino del derby passa per la decisione arbitrale: canestro valido o la partita dovrà essere prolungata di almeno cinque minuti? La gestualità della coppia è netta: si va avanti. Il dubbio resterà con ogni probabilità per sempre (del resto dura da una vita quello che decise lo scudetto tra Livorno e Milano…), di certo c’è che la Dinamo nel supplementare abbandona finalmente i panni di Penelope ed è brava nel trasformare lo scampato pericolo nello stimolo decisivo per fare proprio l’incontro.

Cornice eccezionale per l’inedita sfida tra Dinamica Gorizia e Pontoni Monfalcone, vissuta sul filo dell’equilibrio («scatta tu che poi scatto io») nei primi tre periodi per poi prendere, ma soltanto all’apparenza, la strada del Capoluogo con la Dinamo, trascinata da un eccezionale Casagrande che alla fine segnerà 33 punti, capace di toccare il +12. Brava la Falconstar a non perdere del tutto le distanze affidandosi a sua volta alla verve di Bellan (per lui 20 a referto) e, nelle già descritte battute finali, a sfruttare al massimo alcune imperfette gestioni goriziane per sfiorare un sorpasso all’ultimissima curva che le avrebbe garantito la permanenza in vetta. Ma il destino ha voluto premiare la squadra che nell’arco dei 45 minuti ha dato la sensazione di voler osare l’impossibile e sovvertire un pronostico che, alla palla a due iniziale, la vedeva sfavorita.

Il match in pillole. Tomasi come «starting five» propone Luis in regia e tre «fluidi» come Schina, Casagrande e Sanad a supporto del centro Diminic, mentre sul versante opposto Beretta privo di Bacchin si affida a Barel, Romanin, Bellan, Rinaldin e Skerbec. Inizio contratto e molto fisico (Schina e Skerbec caricati subito di due falli) con la Dinamica che sembra trovare la chiave giusta per limitare gli ospiti che, però, in prossimità della prima pausa ribaltano dall’11-14 al 17-14 in loro favore complice uno 0/6 dalla lunetta dei ragazzi di Tomasi.

L’equilibrio regna sovrano anche nel secondo quarto dopo un iniziale tentativo di fuga della Falconstar (26-20) che, imitando la Dinamo, nel suo momento migliore s’inceppa nei tiri liberi permettendo a Sanad e Casagrande di riprenderla e financo superarla in prossimità dell’intervallo (36-33 per Gorizia). Con un parziale di 5-0 la Pontoni scatta meglio dai blocchi con Skerbec e con un Bellan in costante crescita riesce sempre a restare davanti senza, comunque, riuscire a staccarsi di dosso una Dinamica che ha ormai individuato in Casagrande il suo alfiere principale (suoi i due tiri liberi che alla terza sirena sanciscono il 52-50 goriziano). Quello che non si rivelerà essere l’ultimo giro di waltzer comincia subito nel segno del quintetto di casa: tripla di Luis e Sanad per un vantaggio di otto lunghezze che pari stabilizzarsi complice la difficoltà della Falconstar nel trovare la via del canestro (ci vuole un libero di Bellan per sbloccare i monfalconesi dopo quasi quattro minuti). La Dinamo tocca anche il +12 sul 63-51 con Casagrande ancora preciso dalla lunetta e sembra dare la sensazione di essere in grado di contenere i tentativi di rientro degli avversari che, nonostante un Bellan sempre più ispirato, riescono a «mangiare» soltanto otto punti quando alla fine mancherebbero appena 32 secondi (72-68).

Gorizia gestisce male il possesso e Bellan dall’angolo, a meno 15 secondi dalla sirena, s’inventa una tripla subendo pure fallo ristabilendo così la parità. La Dinamica avrebbe ancora la possibilità di chiudere i conti, ma non sfrutta fino al termine il cronometro, sbaglia ancora permettendo incredibilmente a Bellan di involarsi tutto solo per servire la più atroce delle beffe negatagli dalla decisione arbitrale di non convalidare il canestro arrivato fuori tempo massimo.

Dubbio amletico al via dell’overtime. Chi saprà reagire meglio alle montagne russe emozionali degli ultimi 32 secondi dei tempi regolamentari: la Dinamo passata da una vittoria quasi certa a un ko che pareva concretizzarsi nell’avvicinarsi di Bellan al canestro oppure la Falconstar già pronta a festeggiare il clamoroso e ormai insperato quinto successo consecutivo? Il parziale di 16-8 del supplementare con Casagrande ancora sugli scudi e assolutamente glaciale dalla lunetta risolve il rebus a favore della Dinamo che può così gettarsi, finalmente, nell’abbraccio del suo meraviglioso pubblico.

Dinamica Dinamo Gorizia vs Pontoni Falconstar Monfalcone 88-80 dts (14-17, 36-33, 52-20, 72-72)

Dinamica Dinamo Gorizia: Peresson, Casagrande 33, Schina 4, Braidot 2, Lopez n.e., Baissero n.e., Venturini, Diminic 16, Cestaro 10, Balladino 2, Luis 9, Sanad 12. Allenatore Tomasi.

Pontoni Falconstar: Maiola 8, Gallo 2, D’Andrea 2, Rinaldin 12, Bellan 20, Gattolini 2, Lazzari 5, Dragicevic n.e., Romanin 10, Skerbec 11, Barel 2, Segatto 6. Allenatore Beretta.

Arbitri Bortolotto e Russi.

Uff. stampa Dinamo Gorizia