L’Humus, con un po’ d’affanno, regola l’APU

Partita dominata per tre quarti dai ragazzi di Vittorio Gri (parziali 25-17, 16-15, 15-13) e poi messa in discussione da un formidabile ultimo quarto (18-24) dei giovani e giovanissimi dell’APU.

Come spesso accade è partita forte l’Humus, iniziando con una spettacolare tripla di Niko Scodeller (che sarà poi il miglior marcatore della serata) ben imitato dal proprio compagno Giovanni Venaruzzo (6-2), nella gara del tiro da lontano si sono aggiunti di lì a poco anche Andrea Gri (9-4) e Hadim Balde (14-7), il primo deciso allungo (5° minuto) si è avuto grazie poi a Filippo Lizzani con un 2+1 che ha portato i locali sul 17-7 ma il paziente lavoro degli udinesi (Stjepanovic da 3 e due volte Fabbro) ha quindi riportato sotto gli ospiti (17-14); a questo punto i lunghi in bluarancio (Scodeller e Bertola) hanno dato la loro decisiva impronta consentendo di chiudere la frazione sul 25-17.

Secondo quarto iniziato in maniera molto più studiata da parte di entrambe le formazioni e il primo scossone è offerto ancora da Scodeller e Venaruzzo (30-19 al 3°) che costringono il coach bianconero ad un timeout chiaramente volto a spezzare il buon ritmo dei liventini, il punteggio si è poi mantenuto sempre sull’ordine delle dieci lunghezze per la squadra di capitan Dal Bello spezzato poi, con ancora poco più di tre minuti al termine, da una tripla di Mizerniuk (33-27) a cui ha poi fatto eco Filippo Lizzani (in serata di grande sostanza e qualità) riportando l’incontro sul 35-27; il vantaggio si è mantenuto quindi tra il minimo di 8 (38-30) e un massimo di 11 (41-30) ritoccato poi sul finale (41-32) grazie a Mattia Quinto con due tiri dalla linea della carità.

All’inizio del terza frazione, nell’ordine: Balde, Lizzani due volte, Venaruzzo ai liberi, Bertola e una tripla di Gri hanno issato i locali fino al 54-36 a cui si sono contrapposti Venuto (tripla), Quinto e Sara (ancora una tripla) fino alla sirena che ha sancito il mini riposo sul 56-45, apparso ai più come segnale di una partita avviata in serena gestione da parte dei sacilesi.

Infatti, anche l’inizio dell’ultimo quarto era apparso di gestione relativamente facile (60-48 al 2°) ma, come si diceva un tempo “mai fare i conti senza l’oste” e quest’ultimo è stato incarnato da Sara e Stjepanovic che hanno così ridotto il divario a 60-53; da questo momento (3°) è iniziata poi la progressiva riduzione del margine di sicurezza, fino ad allora mantenutosi sempre vicino alle già citate dieci lunghezze, 62-55 al 4°, 64-60 al 6°, 66-63 con 2’18” ancora sul crono e solo grazie (ancora) agli eccellenti Scodeller e Lizzani “ossigeno” è ricominciato a fluire a favore dei bluarancio (70-63); nelle concitate fasi finali a Stjepanovic e Mizerniuk ha poi risposto il solo Balde (73-67) e nell’ultimo minuto di gioco, ad aumentare la suspence ci ha pensato Andrea Gri sbagliando quattro tiri liberi consecutivi (cosa del tutto inusuale per lui) e il punteggio finale si è così fissato sul 74-69, accolto in maniera quanto mai liberatoria dai molti tifosi locali accorsi.

Humus Sacile vs APU Next Gen 74-69

Humus Sacile: Balde 8, Del Ben ne, Dal Bello, Vedana ne, Venaruzzo 13, Borsoi, Lizzani 15, Scodeller 19, Gri 9, Bertola 10, Masutti;

APU Next Gen:Quinto 5, Mazburss 2, Lorusso, Sara 13, Ferrari ne, Venuto 11, Biasutti, Stjepanovic 16, Mizernuk 13, Miceli, Pavan, Fabbro 9.

Ufficio Stampa Humus Basket Sacile