Abbiamo, tutti noi, scoperto una nuova Falconstar. Addio control-game, largo a tutto un altro tipo di pallacanestro, intensa, aggressiva nell’attaccare il canestro in palleggio, con tante accelerazioni, più dinamica, meno precisa e puntuale nello sfruttare gli errori altrui, almeno momentaneamente, ma sempre e comunque determinata, una delle poche similitudini col passato.
E’ quello che si è visto domenica pomeriggio nell’esordio stagionale casalingo, ospite la Vis Spilimbergo in un derby regionale. La Energy Lab ha riscattato l’opaco esordio di Conegliano con una prova garibaldina che, specie nell’ultimo quarto, è riuscita a galvanizzare il pubblico della Polifunzionale, arrivato in via Baden Powell come a una prima teatrale, con tanta attesa proprio perché non sapeva cosa aspettarsi da una squadra intrisa di novità.
“Credo che i tifosi abbiano avuto un buon assaggio di ciò che vedranno per tutta la stagione – spiega coach Franceschin – un basket che avrà difesa e spregiudicatezza come sue caratteristiche principali. E’ così che che abbiamo vinto la prima delle 13 partite che dobbiamo vincere per centrare l’obiettivo salvezza e poi vedere quello che succede. Un approccio ricco di determinazione è la prima cosa che il singolo può dare alla squadra, da lì in poi si costruisce tutto il lavoro in allenamento”.
E di lavoro davanti ce n’è tanto, diventa anzi fondamentale non rilassarsi dopo una vittoria. “E’ un punto di partenza che deve far arrivare i ragazzi in palestra ancora più vogliosi di migliorarsi – continua il tecnico biancorosso – ci sono da mettere a posto meccanismi, esecuzioni, movimenti, tante cose. La principale è comunque eliminare disattenzioni e rilassamenti perché quest’anno non ci possiamo permettere minuti di buio ma dobbiamo essere al top per 40’. Non è facile e sarà un processo graduale, ma è quello l’obiettivo”. In compenso il carattere di squadra c’è già, altrimenti la Energy Lab non sarebbe uscita in pochi minuti da un -9 che era diventato pesante nel terzo quarto. “Abbiamo avuto una grande reazione e ciò è molto positivo, così come è negativo il fatto di aver dilapidato velocemente il vantaggio iniziale che avevamo costruito. Nel momento del break di Spilimbergo abbiamo commesso errori dovuti a troppa generosità, siamo andati ad aiutare e raddoppiare fuori tempo e abbiamo così lasciato spazio ai loro lunghi tiratori sul perimetro. Quando parlo di cose da mettere a posto intendo anche questo, sapere esattamente cosa fare in una determinata situazione. Di positivo c’è invece il fatto che abbiamo interpretato bene la partita dal punto di vista dell’approccio e che, a livello tattico, siamo riusciti ad attaccare spesso Bagnarol, facendolo andare fuori giri”.
A livello individuale tutti promossi, con note particolari per Bonetta, che ha tirato dal campo con oltre il 50%, e quasi il 60% da tre punti, totalizzando 25 punti, e Riccardo Tossut, decisivo nell’ultimo quarto avendo firmato da solo il break di 8-0. Un giovane del vivaio protagonista è la miglior notizia per la Falconstar. “E’ esclusivamente merito suo – conclude il coach – perché da un anno e mezzo lavora ininterrotamente sullo sviluppo tecnico e soprattutto sul tiro assieme ai suoi coetanei seguito da Marco Maran. Un gruppo di giovani che lavora per tutta l’estate è una primizia per la Falconstar, che può sfruttare la disponibilità di un tecnico preparato come Marco. Anche per Riccardo deve essere un punto di partenza, ma è già positivo l’esempio che dà agli altri giovani, oltre che importante anche per i senior che a maggior ragione possono fidarsi delle risorse che abbiamo in rosa”.