Un tempo per sciogliersi, poi l’Italia risolve la pratica Tunisia

In una muraglia azzurra, nell’entusiasmo tracimante del PalaIsozaki, comincia l’avventura del preolimpico della Nazionale di coach Ettore Messina. Le chiacchiere ora stanno a zero, solo i fatti, quella meravigliosa ricerca della verità in 28 metri di parquet. Di fronte la Tunisia della stella Roll, quaranta minuti senza la possibilità di sbagliare.

Partita fisiologicamente contratta nelle prime battute, c’è bisogno della classe targata NBA per sbilanciare i rapporti di forza: 2-6 per l’Italia. Ghyaza è il terminale profondo dei tunisini più credibile, agevolato anche da una difesa azzurra lenta nelle rotazioni; curioso equilibrio numerico, la squadra di Messina lucra su un bonus avversario speso in un amen. Difficoltà a sciogliersi, la Tunisia senza fare nulla di trascendentale resta in scia, fino all’accelerata targata Alessandro Gentile: 12-19. Andrea Bargnani in versione “soufflè”, parte in palleggio come un esterno ma poi conclude in maniera molle; dalla parte opposta Roll per il -3. Consuetudine anche quella di vedere poi 5 punti consecutivi di brillantezza tecnica da parte del “Mago”, a metà frazione il primo break azzurro con una tripla di Marco Belinelli: 19-29. Onestamente orrido spettacolo cestistico nei primi venti minuti, Roll continua a centrare il canestro azzurro e con la squadre all’intervallo c’è ancora una partita: 27-32.

L’esecuzione è sempre troppo lenta per i dettami di coach Messina, ma almeno ci sono le idee, Gentile sfrutta il mis-match spalle a canestro e nuovo vantaggio in doppia cifra Italia; è il momento in cui l’inerzia veste azzurro, il time out di coach Tatli è necessità sul 27-42. La Tunisia non segna più, Andrea Bargnani al suo meglio, coadiuvato da Gentile e Aradori, supera il “ventello” di distacco la squadra in maglia blu. “Gol” di El Mabrouck, la partita è già segnata, ed è il miglior modo per “gestire” la doppia sfida con Tunisia e Croazia: 29-54 fine terzo quarto. Subito trenta punti nel perentorio allungo azzurro, anche Stefano Tonut in campo per tenere tutti sulla corda; un “garbage time” lungo dieci minuti, Roll e soci riescono a limare leggermente il gap, 34-59. E il figlio d’arte Tonut insacca un gran bel canestro, patto di non belligeranza fra le due contendenti e testa italiana già alla Croazia: finisce 41-68, l’esordio non è stato scintillante ma è quanto di più utile per centellinare gli sforzi. Ma domani è un’altra storia…

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)