Negli occhi c’è ancora la meravigliosa cavalcata della scorsa stagione fino alla finale promozione per la A, punto più alto della storia ormai quasi ventennale (ma si potrebbe andare ancora più in là nel tempo) dell’Abf Monfalcone, ma adesso è già ora che si alzi la prima palla a due della nuova stagione: succederà, per le biancocelesti, domenica alle 18 alla “Don Milani” di via Alpi Giulie a Trieste per il primo derby regionale della nuova stagione, quello con l’Oma.
E proprio la capacità di essersi lasciati alle spalle una stagione incredibile per tanti motivi inciderà molto sul nuovo campionato delle ragazze di coach Fabio Banello, ovviamente confermato in panchina: ripetere l’impresa appare oggettivamente impossibile, bisogna resettare la testa e gli obiettivi, tornando, in pratica, sulla terra. “Proprio così, ed è questo per in sede di preparazione ho molto insistito sul discorso mentale – sono le prime parole stagionali del tecnico monfalconese – lo scorso anno a inizio stagione siamo partiti con la parola umiltà, e siamo stati umili fino alla fine nonostante le tante vittorie. Ecco, sarà ancora l’umiltà che dovrà essere la nostra prima caratteristica. Vogliamo fare un campionato tranquillo e non ci poniamo obiettivi di classifica al di là di questo, poi dipenderà anche dalla formula che la federazione deve ancora comunicare”.
“Non c’è ovviamente la pretesa di ripetere ciò che abbiamo fatto lo scorso anno – aggiunge il presidente Liana Quargnal Gavagnin – che resta nella storia della società. Ciò che vogliamo vedere è spirito ed entusiasmo, e speriamo che le immagini della palestra piena di pubblico nei play-off possano ripetersi già dalla prima gara casalinga di quest’anno anche perchè il rendimento casalingo (15 vittorie e 0 sconfitte in regular season, ndr) è stato uno dei segreti dell’annata. Abbiamo costruito entusiasmo e vogliamo portarcelo dietro”.
Sarà un campionato diverso (13 squadre invece di 16, livello medio più alto, con Riva del Garda e Bolzano che sembrano una spanno sopra le altre) e sarà un’Abf diversa: non ci sono più, attualmente, in rosa Giulia Furlan, a breve mamma, e Martina Degrassi, che ha lasciato l’attività, è rientrata invece Debora Vecchiet, con la sorella Noemi arrivata da Fogliano. A loro si aggiunge il rientro da Udine del play classe 1999 Ilaria Revelant. Già da questo bilancio entrate-uscite si capisce che l’asse della squadra, quest’anno, è più spostato sul perimetro.
“Senza due colonne come Giulia e Martina punteremo più sulla velocità e sul gioco esterno – conferma coach Banello – le nuove hanno altre caratteristiche. E’ un anno di rifondazione, ci saranno responsabilità più suddivise, più tiri a disposizione per tutte. Soprattutto mi aspetto un salto di qualità dalle giovani, da Battistel a Rosati, ma anche da Tossut e Leone”. A livello di società, si cercano sempre sponsor per arrivare a fine stagione in tranquillità. “E’ il solito annoso problema – conferma Liana Quargnal Gavagnin – speriamo di trovare aziende che ci diano una mano, le ragazze hanno ampiamente dimostrarlo di meritarlo. Torniamo sempre sul discorso di quanto abbiamo costruito lo scorso anno, e a tal proposito ringraziamenti sono doverosi sia alla Fondazione Carigo, che ci è vicina, sia al consigliere comunale Lucia Scaffidi, altra persona che si è avvicinata alla nostra realtà e ci ha aiutati. Ovviamente un ringraziamento va anche a tutto il nostro gruppo, staff tecnico e dirigenti, e naturalmente giocatrici, che continuano a dimostrare determinazione e passione giorno dopo giorno”.