Un documento bellissimo, raro e prezioso: una vera chicca per appassionati.
B.J. Armstrong, ex point guard dei Chicago Bulls anni 90, ha pubblicato due giorni fa su Twitter un volantino che svela un retroscena filosofico “chiave” per le Finals poi vinte a danno dei Lakers di Magic. L’autore, il Maestro Zen del basket NBA Phil Jackson.
“C’è un destino che ci rende fratelli
nessuno è solo nel suo percorso.
Tutto ciò che mi sforzerò di fare per le vite gli altri
tornerà indietro a mio favore.”
(Edwin Markham, ndr)
Abbiamo giocato degli ottimi playoff per arrivare a queste finali. Ora dobbiamo riconquistare l’inerzia che siamo stati in grado di creare nei primi tre round e dobbiamo metterla in campo contro i Lakers. È importante che ogni giocatore si ricordi che cosa ci ha permesso di essere qui come, ad esempio, il lavoro di squadra, la cooperazione, la condivisione di un obbiettivo comune, e una eccellente esecuzione del nostro sistema. Non fatevi influenzare dalla stampa e dal suo divide et impera – c’è una parola tedesca usata in filosofia che è gestalt; il suo significato è che il tutto è più grande della somma delle sue parti. Bulls!
Difensivamente, noi dovremo interrompere i loro schemi a metà campo. Loro cercano sempre di addormentare gli avversari, di forzarli sul post, di far girare la palla per trovare buone chance al tiro. Noi dovremo utilizzare la nostra capacità di pressarli in modo che si allontanino dal nostro canestro, dovremo togliere la palla dalle mani di Magic e forzare gli altri a prendere le decisioni. Per far sì che ciò accada dovremo pressare Johnson, tornare immediatamente in difesa su Scott e Worthy e raddoppiare a partire dal nostro uomo in area. Se ci faremo sorprendere a metà campo senza aver messo pressione e con mismatch sfavorevoli, dovremo trovare una maniera veloce per attaccarli in quella zona o prima. Se ci incaglieremo nei loro schemi, dovremo ruotare su Johnson e Worthy – ad esempio – e difendere bene nei post-up su giocatori come Perkins e Divacs (sic!).
Offensivamente, i Lakers torneranno in difesa con una probabile zona 1-2-2 prima di sistemarsi. Hanno quasi tutti la stessa altezza quindi possono facilmente scambiarsi l’avversario da marcare. Ci aspettiamo dei raddoppi dopo i nostri blocchi e anche quando diamo la palla al post, per poi ruotare di conseguenza. Loro hanno questo stile ad “ombrello” che dovrebbe proteggere l’area dalle penetrazioni. Ci ricorda un po’ lo stile di Cleveland. Noi potremo segnare nei primi secondi se saremo veloci a sufficienza in modo da evitare si siano già posizionati, mentre quando loro usciranno, noi potremo agevolmente giocare in post. Noi pensiamo che la triangle offense sarà per loro motivo di confusione, ma tutti dovranno effettuare tagli rapidi, portare buoni blocchi e soprattutto leggere la loro difesa.