Fonte: Torino Cronaca, a cura di Roberto Levi
Domenica sarà giornata di grande basket al PalaRuffini. La Fiat Torino alle ore 12 sarà opposta all’EA7 Emporio Armani Milano, in una sfida che rinverdirà una tradizione di partite infuocate, che nelle stagioni 1981-’82, ’84-’85 e ’85-’86 infervorarono anche le semifinali scudetto. Protagonista sul campo di questi incroci a fine Anni ’80 e inizio ’90 è stato un giovane Alessandro “Picchio” Abbio, esordiente in serie A quando era solo 17enne.
«Milano – spiega il campione nato a Racconigi e cresciuto a Bra, dove oggi allena l’Under 20 Elite e collabora con l’Under 18 dell’Abet, – era la squadra con più blasone e più storia e con giocatori di livello assoluto. Era stimolante affrontare gente come Bob McAdoo o Mike D’Antoni, per non dimenticare gli italiani Antonello Riva o il giovane Riccardo Pittis. Erano sempre partite molto attese e i tifosi le seguivano con grande passione».
Le emozioni non mancavano mai. «Ricordo -racconta Abbio – quando vincemmo ad Assago nel 1991 (la Robe di Kappa battè la Philips per 108-102 e “Picchio segnò 28 punti, ndr). Noi avevamo Della Valle, Zamberlan e gli statunitensi Kevin Magee e Bobby Lee Hurt, con in panchina Federico Danna. Dall’altra parte c’erano Riva, Pessina, Pittis, Montecchi e gli americani Darryl Dawkins e Johnny Rogers. Ci fu anche una coreografia particolare, perché i nostri sostenitori si presentarono al Palazzetto con dei caschetti gialli in testa. Disputammo un bellissimo match ed essendo poco prima di Natale ci facemmo anche un bel regalo».
L’anno dopo arrivò il successo casalingo per 77-68. Domenica Alessandro sarà sugli spalti per fare il tifo per la nuova Fiat Torino, che in questo campionato non ha ancora visto all’opera. «Conosco White, Poeta e Washington, che ha già militato a Pistoia e a Cremona – afferma – e sono molto curioso di farmi un’idea anche degli altri. Frank Vitucci non ha un compito agevole a mettere insieme così tanti atleti nuovi. L’Armani guida la classifica a punteggio pieno, ma secondo me non sarà un match dal pronostico scontato. Si tratta infatti di un’ottima compagine, che però ogni tanto si blocca, non è un meccanismo fluido al 100% come vorrebbe coach Jasmin Repesa. La Fiat dovrà riuscire a mettere i granelli di sabbia nell’ingranaggio. Una gara del genere trasmette motivazioni fortissime e due punti contro la capolista sarebbero pesantissimi nel corso della stagione».