Si è conclusa sabato, con la festa/torneo presso l’Oratorio San Paolo Ostiense di Roma, l’iniziativa a carattere internazionale organizzata dal Settore minibasket del CR FIP Lazio in collaborazione con il Settore minibasket Nazionale, che ha visto ospitare per tre intensi giorni una delegazione di 16 membri della Federazione Basket Danese, in visita nella capitale con lo scopo di visionare e studiare i modelli didattici e metodologici utilizzati dai nostri istruttori e formatori minibasket.
Tanti sono stati gli appuntamenti in agenda, a partire dall’incontro presso il PalaFucini per la presentazione pratica del modello didattico e metodologico di Minibasket da parte dello Staff Nazionale, passando per la presentazione teorica e poi pratica del sistema di EasyBasket presso il Centro Minibasket Don Baldo. Questa mattina spazio anche alla formazione con un Clinic allargato a tutti gli istruttori minibasket del Lazio presso il PalaToLive, con relatori Maurizio Cremonini, Responsabile Tecnico Federale del Settore Giovanile, Minibasket e Scuola, e Roberta Regis, Coordinatore Tecnico Territoriale di Marche, Umbria ed Emilia Romagna.
“Siamo soddisfatti, abbiamo vissuto tre giorni d’approfondimento del nostro modello condiviso con la Federazione Danese – le parole conclusive di Cremonini, “Sono tanti i riscontri positivi, che vanno dalla loro attenzione fino ai centri romani di Minibasket che abbiamo incontrato e che ci hanno ospitato con dedizione e voglia di farci conoscere le loro realtà. Sono iniziative molto costruttive per tutti, il 4, 5 e 6 febbraio andremo noi in Danimarca per approfondire i temi e le idee analizzate questi giorni”.
Dello stesso parere anche Mads Bojsen, responsabile della Delegazione Danese: “Vissuti tre giorni di esperienze dai contenuti molto alti, approfonditi e che hanno arricchito il nostro bagaglio tecnico. Abbiamo potuto veder spiegati tutti gli esercizi, con ragazzi di diversi livelli di età uniti da una chiara linea rossa: tutto è collegato, tutto è pensato, tutto è messo insieme in un modo che non avevamo mai visto prima. Torniamo in Danimarca colpiti da tanta professionalità e portando con noi le tante idee innovative del metodo d’insegnamento italiano”.