Dopo la prima sconfitta stagionale in casa della neopromossa Humus Sacile, proponiamo il resoconto di questa partita sotto forma di intervista a coach Raoul De Stefano che non la lesinato le critiche sulla brutta prestazione di domenica.
Coach De Stefano, il suo commento alla partita:
“Siamo partiti molto deconcentrati per una partita cosi importante. Ci eravamo un pò “gasati” e anche un pò montati la testa. Abbiamo perso anche perché non ci siamo allenati benissimo. La settimana scorsa infatti, anche se in vista della partita più importante di questo periodo, non ci siamo allenati bene e si sono visti i risultati. Si pagano i problemi che abbiamo: al giovedì mancano due, in altre occasioni ci siamo allenati in 8. Alla fine i nodi vengono al pettine”.
Cosa recrimina ai suoi?
“I primi in classifica che perdono, d’accordo ci sta, ma non in questo modo, senza voglia, senza grinta, senza riuscire neanche a giocare. Ho visto giocatori in campo intimoriti. Tutte le palle sporche erano loro. E’ emblematico il fatto che abbiamo fatto 46 punti negli ultimi 2 quarti quando ne avevamo fatti solo 18 nei primi 2. Insomma non è tanto logico. Tralasciando il fatto che abbiamo vinto 46 a 35 gli ultimi 2 quarti, è inaccettabile passare da 18 punti segnati in due quarti a 46 negli altri 2″
Come darà una scossa ai ragazzi?
“Ho fatto fare alla squadra anche degli esercizi “punitivi”. Pare assurdo che un allenatore di una squadra categoria senior in testa alla classifica senza neanche una sconfitta prima di oggi, faccia fare dei “suicidi” (così vengono chiamati in gergo – n.d.r.) ai ragazzi. Ma non c’era impegno non c’era voglia…”
Io pensavo che la punizione dei “suicidi” fosse riservato ai ragazzi del settore giovanile…
“Invece non è cosi, ho visto come si sono allenati in settimana e siccome conosco le dinamiche, l’ho fatto fare “ai grandi” anche se è stato un po’ imbarazzante per una squadra che non ha mai perso una partita. Non hanno affrontato l’importante gara con il giusto atteggiamento. Avevo anche consigliato loro di vedere il filmato della partita, come ho fatto io, dell’Humus Sacile che ha perso contro Aviano, che si trova integrale in rete, per rendersi conto del loro gioco, come attaccano e tutte le cose che fanno. Nessuno però l’ha fatto perché erano sicuri di vincere. C’è stato un atteggiamento di resa, da parte di alcuni giocatori, che non mi è piaciuta. Mancava quella grinta che avevano invece gli avversari che pur di batterci si son trasformati. I sacilesi non erano certo quelli che avevo visto vincere a Cussignacco. Oggi han giocato con una grinta al 150% , con tanta voglia di vincere e di dimostrare che erano i più forti”.
L’atmosfera che si respirava dentro al Palazzetto era speciale: spalti gremiti, tifo a squarciagola e tanti giovani delle scuole basket sia di Sacile che di Casarsa quasi a certificare il lavoro fatto dalle due società
“Infatti, erano anni che non si vedevano tutte quelle persone al Palamicheletto e anche questo purtroppo ha contribuito a far si che la squadra è entrata in campo un po’ impacciata, giocando male, senza idee. Mi sono arrabbiato negli spogliatoi anche per la brutta figura che stavamo facendo di fronte al numeroso pubblico”.
Un po’ di merito ai ragazzi della Coop Casarsa lo riconosce?
“Certo, questo non lo nega nessuno, però i sacilesi hanno meritato la vittoria perché, lo ripeto, erano più presenti alla partita con più voglia, più grinta, avevano voglia di vincere e per dimostrare che loro potevano battere la capolista e probabilmente sarà così in futuro anche con le altre squadre. Sono tutti contro la capolista e gli avversari ci mettono qualcosa di più di noi. Certi miei giocatori non mi sono piaciuti per niente, in settimana si parla, si parla, ma con un atteggiamento che non mi piace”.
Servirà quindi da lezione questa sconfitta…
“Esattamente! Questa sconfitta è salutare per mettere tutti in riga e mi auguro che ci alleneremo meglio. Indipendentemente da questo non c’era l’atteggiamento giusto perché la sconfitta ci sta, potevamo perdere anche di 15 o di 20 giocando come si deve e invece non è andata così”.
Nonostante la sconfitta non va dimenticato il vostro percorso fatto fino ad ora. Siete un gruppo molto affiatato…
“Certo, però non voglio vivere di alloro e comunque mi piace “volare basso”. Se andiamo ad analizzare le partite disputate finora non è che abbiamo vinto le partite di 30-40 punti, ma ne abbiamo vinte ben 3 ai supplementari e quindi non c’è un grosso divario tra noi e le altre squadre. In più di una partita abbiamo dovuto stringere i denti e, complice anche un po’ di fortuna che non guasta mai, abbiamo vinto nei supplementari. Ci vuole anche umiltà”.
Coach, cosa possiamo salvare della partita di domenica?
“Abbiamo giocato bene forse solo 10-12 minuti. Siamo riusciti quasi, dico quasi, a rimettere la partita in gioco verso la fine tant’è che l’allenatore Brecciaroli era molto arrabbiato con i suoi giocatori. Infatti abbiamo cominciato ad aumentare la difensiva, abbiamo recuperato palloni. I sacilesi non erano più sicuri come prima.
Questi giovani come li vede?
“Questi giovani sono molto bravi e danno una grossa mano. Io comunque cerco, per non danneggiare nessuno, di rispettare quelle che sono gli equilibri che si sono creati finora e le gerarchie. Naturalmente però cerco di far giocare di più quelli che si impegnano, e quelli che si allenano con più costanza. Devo comunque riconoscere che nel periodo in cui ho tolto qualche “vecchio”sostituendolo con i cosiddetti giovani, abbiamo recuperato molto forse proprio perché avevano più voglia di vincere giocando con più grinta”.