Fonte: La Nuova
Coach Federico Pasquini raggiante dopo il successo importante contro Trento.
«Avevo preparato questa partita come fosse una finale di Eurolega, vincere era troppo importante per riuscire ad arrivare dove vogliamo. Per questo sono contento. E’ andata come mi aspettavo. Tolta Brindisi avevamo fatto delle buone prestazioni, ma quando non vinci il pallone diventa pesante. Abbiamo avuto un approccio complicatissimo al match, noi squadra pesante contro loro squadra leggera, ma dal 31-46 abbiamo piazzato un parziale di 38-13 con una difesa incredibile, e questo mi ha reso molto felice».
Prova dei singoli ma soprattutto di squadra.
«Non si pareggia o quasi la lotta a rimbalzo contro la migliore squadra della serie A a rimbalzo senza un gruppo compatto nel quale ognuno dà qualcosa e, anzi, mi fa piacere che si sia notato come l’intera panchina si alzasse per esultare a ogni canestro».
Quel finale però…
«Sul 69-59 abbiamo visto il traguardo vicino e siccome ultimamente il traguardo quando lo vedevamo vicino noi, lo attraversavano gli altri per primi… Rok che i liberi li fa bendato ne manda fuori due, Lydeka sbaglia da sotto… l’unico modo per venire fuori da una situazione così è inserire al meglio i nuovi arrivati e vincere le partite punto a punto. Abbiamo dimostrato di avere le palle, nonostante la stanchezza. Abbiamo giocato in coppa, siamo rientrati giovedì. Bell aveva un solo allenamento con i compagni ed è partito con prudenza, per poi confermarsi quel tiratore che conosciamo. Crescerà ancora. Adesso, proseguiremo nelle rotazioni. Ho parlato chiaro con tutti, il sistema delle rotazioni ci può aiutare, con tanti match da giocare. A partire da quello di martedì in casa con lo Szolnoki. Abbiamo una classifica di Champions League da aggiustare».