Domenica pomeriggio la Dinamica Generale Mantova scriverà un’altra pagina importante della sua storia sportiva, affrontando la Fortitudo Bologna al Paladozza, tempio sacro del basket italiano.
Ad introdurre il prossimo impegno in campionato degli Stings è stato il vice allenatore biancorosso Alberto Seravalli, presente in conferenza stampa al posto del capo allenatore Alberto Martelossi, colpito da un lutto familiare: “Prima di tutto voglio portare i ringraziamenti del coach a giocatori, staff e società per la vicinanza e la professionalità dimostrata in questa settiamana per lui così difficile a livello personale. Venendo poi alla partita di domenica – ha continuato Seravalli – sicuramente ci motiva molto ed è sempre un piacere giocare in questi palazzetti. Non è il primo quest’anno dopo il Palaverde, Trieste e la Unipol Arena, quindi siamo onorati e carichi all’idea di giocare in un ambiente del genere. Da un punto di vista tecnico la Fortitudo è una squadra adesso veramente completa. Va a aggiungere ad un nucleo di italiani importanti, che gioca insieme da più anni, come Candi, Montano, Raucci e Italiano dei giocatori di qualità come Mancinelli e Ruzzier e adesso un americano vero. Dopo le peripezie di Roberts e Nikolic adesso hanno Legion che è un atleta importantissimo e un grande terminale offensivo. Bologna è una squadra completa, in forma, in fiducia e che sta giocando bene, quindi sarà una partita molto dura da affrontare. Sicuramente nelle ultime dieci gare di regular season quello che sarà importante sarà avere continuità durante la partita e sapere dove andare nei vari momenti. Noi già contro Chieti abbiamo risposto a questo, cercando di essere pericolosi con più giocatori. Farlo in trasferta – ha concluso Seravalli – sarà ancora più difficile, a maggior ragione contro la Fortitudo per via della loro difesa, però l’obiettivo è imporre il nostro gioco. In questo momento della stagione deve venire fuori il sistema”.
Insieme al vice di Martello in conferenza stampa la guardia toscana degli Stings Andrea Casella, che ha iniziato la sua disamina dalla vittoria conquistata contro la Proger: “La partita contro Chieti anche se era data da tutti come scontata non lo era affatto. Loro arrivavano da un esonero e sappiamo come questo possa dare una carica, una motivazione in più a tutti. E in secondo luogo perché sono un gruppo che va un po’ a folate, quindi secondo me siamo stati molto bravi a gestire la partita, a tenerla sotto controllo, a imporre il nostro gioco e anche nei momenti in cui magari abbiamo avuto dei black-out siamo stati maturi a sufficienza per tornare a giocare e fare le cose giuste”.
Casella, che a Bologna ha già giocato con altre maglie, ha tracciato un ‘identikit’ degli avversari: “Loro sono una squadra molto fisica, molto tosta, che punta tutto sull’agonismo. E poi hanno dei giocatori di talento che mettono quel qualcosa in più. Secondo me il nostro obiettivo deve essere quello di pareggiare il livello fisico, sfruttare l’energia che quel palazzetto dà e portarla a nostro favore senza farci schiacciare, ma utilizzandola come carburante. Non dobbiamo permettere che il loro agonismo e la loro fisicità ci mandino fuori dai giochi e dalle situazioni. Dobbiamo imporre noi la nostra pallacanestro, giocando sui quaranta minuti senza pensare troppo e stando concentrati”.