Solida come una roccia in difesa. Capace di grandi fiammate in attacco. E poi tosta e consistente nel momento di massima difficoltà, quando Capo d’Orlando arriva ad incalzarla rientrando a un solo possesso di distanza con quattro minuti ancora da giocare. Una indomabile Dolomiti Energia mostra tutto il suo grande carattere, oltre che le sue straordinarie qualita, passando per 63-71 al PalaFantozzi e interrompendo a quota otto la striscia di successi interni consecutivi della Betaland. Difficile, in casa bianconera, parlare di invidualità in una serata che vale la quarta vittoria in fila e in cui Marble (12), Beto (11), Sutton (6 e +17 di plus-minus) e Hogue (10) costruiscono un successo poi finalizzato da Craft (9), Flaccadori (9), Forray (7) e Baldi Rossi (7).
La cronaca: Capo d’Orlando aggredisce la gara spinta dal talento offensivo di Stojanovic e Ivanovic (5-3). La Dolomiti Energia, che ha iniziato il match con Devyn Marble per la prima volta schierato in quintetto, risponde con le qualità realizzative del suo numero 1 (11-10 con 7 punti dell’ex Orlando Magic). Col passare dei minuti l’attacco siciliano perde di fluidità contro la incessante pressione degli esterni trentini, e una bomba fuori spartito di Hogue seguita dai liberi di Flaccadori manda gli aquilotti avanti al primo break (15-17).
Nel secondo quarto Trento, che pure fatica a rimbalzo contro la grande presenza nel pitturato di Delas (6 punti e 5 rimbalzi), prova la fuga spinta da Beto, che cancella Diener dal campo e in attacco spara pure due triple delle sue (6 con 2/3 dall’arco). Arrivati in un paio di occasioni a più nove, con un Marble (11 e 13 di valutazione) sempre sugli scudi, gli aquilotti calano un pochino in difesa subendo le invenzioni di Ivanovic (10), e andando alla pausa lunga con soli 4 punti di vantaggio, con il PalaFantozzi in delirio per una tripla del montenegrino (33-37).
Al rientro dagli spogliatoi la Dolomiti Energia però è implacabile, dando un impressionante giro di vite dal punto di vista difensivo: per cinque minuti Capo d’Orlando non segna praticamente mai, mentre i bianconeri scelti da Buscaglia per iniziare il terzo periodo vanno uno dopo l’altro tutti a referto. Ultimo in ordine di tempo Sutton, che sfrutta la grande pressione di Hogue e Baldi Rossi per avventarsi sulla corsia di passaggio e correre dall’altra parte del campo a mangiarsi il ferro (35-49). Sul più bello, però, la zona due-tre ordinata da coach Di Carlo cambia nuovamente l’inerzia della gara. L’attacco bianconero batte in testa, Capo D’Orlando arriva sul 47-49 spinta da Ivanovic (15) e Stojanovic (9), e ad aprire la scatola della retroguardia paladina devono arrivare le triple di grande personalità di Flaccadori (assistito da Forray) e Beto (11). Al 30′ è 49-55.
L’ultimo periodo è una battaglia di selvaggia intensità. Flaccadori, Forray e Craft spingono Trento sul più sette (56-63), ma quando la gara sembra in controllo, una fiammata della coppia Laquintana-Diener, rinforzata da un discutiblle quinto fallo per flopping attribuito a Craft, rimette tutto in discussione (61-63 con 4′ da giocare). A questo punto però vengono fuori il carattere, e la straordinaria solidità difensiva dei trentini. Baldi Rossi ruba un pallone, che Trento non capitalizza, ma poi tiene in modo straordinario l’isolamento su Archie. A fare il resto, in attacco, pensano Sutton che assiste un taglio di Forray e una tripla firmata Baldi Rossi. Finisce 63-71, con Trento a uscire tra gli applausi dello sportivissimo pubblico siciliano.
BETALAND CAPO D’ORLANDO – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO (15-17, 33-37, 49-55, 63-71) 63-71
CAPO D’ORLANDO. Galipò ne, Tepic 2 (1/4, 0/1), Iannuzzi 2 (1/5), Laquintana 7 (3/4, 0/1), Perl, Nicevic ne, Delas 8 (4/8), Diener 9 (1/1, 1/5), Ivanovic 15 (2/3, 2/5), Archie 11 (3/4, 1/7), Stojanovic 9 (4/5, 0/3), Zanatta ne. All. Di Carlo
TRENTINO. Marble 12 (5/8, 0/1), Sutton 6 (3/5, 0/1), Craft 9 (3/4, 1/1), Baldi Rossi 7 (2/4, 1/4), Moraschini, Forray 7 (2/3, 1/3), Flaccadori 9 (2/4, 1/3), Gomes 11 (1/3, 3/5), Hogue 10 (3/9, 1/2), Lechthaler ne. All. Buscaglia
ARBITRI. Mazzoni Manuel, Baldini Lorenzo, Borgioni Denny
NOTE: Tiri da due: Capo d’Orlando 19/34, Trentino 21/40. Tiri da tre: Capo d’Orlando 4/22, Trentino 8/20. Tiri liberi: Capo d’Orlando 13/15, Trentino 5/9. Rimbalzi: Capo d’Orlando 35 (Diener 7), Trentino 31 (Sutton 8). Assist: Capo d’Orlando 7 (Ivanovic, Stojanovic 2), Trentino 14 (Sutton 4).
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Abbiamo fatto una gara di grande intensità, come volevamo fare in un match che sapevamo si sarebbe giocato sui dettagli e sulla capacità di non mollare mai. Abbiamo mosso bene la palla, 14 assist, tirato bene da tre punti, per noi il 40% è una buona percentuale, e poi abbiamo difeso come sappiamo fare, con citazioni particolari per Beto, per il lavoro che ha fatto su Diener, e Sutton, che è riuscito ad avere un +17 di plus/minus con soli 6 punti segnati. Nel primo tempo ci è mancato qualcosa, abbiamo subito troppi rimbalzi offensivi, anche da parte dei loro piccoli, e troppe penetrazioni al ferro. Difendevamo bene, ma anche per merito dei giocatori di Capo, spesso arrivavamo con mezzo secondo di ritardo per finire bene il lavoro. Aspetti che dopo l’intervallo abbiamo sistemato, anche grazie al notevole impatto che abbiamo avuto nel terzo quarto. Poi, messi in difficoltà dalla loro zona, abbiamo avuto la forza di cambiare il modo di giocare, usando i quattro piccoli per trovare quei tre canestri di cui siamo riusciti a fare tesoro”.