Venerdì pomeriggio, presso la sala stampa del palasport Ponte Grande di Ferentino, è stato presentato ufficialmente Gian Marco Ianuale, nuovo arrivo in casa FMC.
Ad aprire la conferenza il general manager amaranto, Ferencz Bartocci, che ha presentato il giocatore: “Porto il saluto del presidente Vittorio Ficchi e ringrazio per la loro presenza l’amministratore unico Igino Ficchi, il direttore operativo Pio Mastrangeli e il team manager Alex Petrilli. Ringrazio la Stella Azzurra Viterbo, società di provenienza di Ianuale e la Scuola Basket Vito Lepore, club dove Gian Marco ha mosso i primi passi, per aver permesso il concretizzarsi dell’operazione. Sono convinto che questo ragazzo si giocherà una possibilità importante a Ferentino.
Colgo l’occasione per salutare Nunzio Sabbatino e dirgli grazie per l’impegno profuso con la maglia amaranto. Visto che siamo alla presentazione di un giovane atleta under, approfitto per fare un forte plauso anche a tutto lo staff dirigenziale e tecnico del nostro settore giovanile e mini basket, per i risultati che si stanno raggiungendo su tutti fronti: sia nei vari campionati giovanili, ché nelle attività di reclutamento sul territorio”.
Queste le prime parole da gigliato di Gian Marco Ianuale: “Ringrazio la Stella Azzurra Viterbo per avermi dato quest’anno la possibilità di giocare da protagonista in Serie B e gli auguro di riuscire a conquistare la salvezza. Sono molto emozionato per il mio arrivo a Ferentino e spero di riuscire a incanalare in modo positivo queste sensazioni già dalla partita con Latina.
So che il derby è molto sentito e mi fa piacere che la squadra sia tornata a vincere in casa, sperando di riuscire a replicare il successo al Pala Bianchini. Nei miei primi allenamenti qui in Ciociaria ho potuto constatare che in Serie A2 c’è un livello di fisicità e intensità decisamente maggiore rispetto a quello cui ero abituato, inoltre è necessario eseguire tutte le giocate con maggior velocità, c’è meno tempo per pensare”.
Infine Ianuale ha parlato del feeling della sua famiglia con lo sport: “Mia madre ha giocato a basket in Serie A, vincendo anche l’Eurolega con Cesena, mentre mio padre ha raggiunto il massimo campionato di pallavolo con Battipaglia.” Svelato anche il cuorioso retroscena in merito alla scelta del numero sulla sua divisa: “Mio papà indossava il numero 7 da giocatore di volley ed è per questo motivo che l’ho scelto anche io, come ho sempre fatto in passato quando possibile”.