L’Humus Sacile risolve la “pratica” Cbu nel primo quarto

Il 27 - 14 impartito dai sacilesi a Del Bianco e soci indirizza chiaramente il match già dal decimo minuto: nulla da fare per gli udinesi, nonostante gli sforzi di Vitale e Londero.

Il quintetto base sacilese sa di novità: Cancian, Chiesurin, Tesolin, Mulato e Verardo. A uscire meglio dai blocchi è proprio l’Humus, che con Mulato applica bene la teoria della transizione e impartisce un parziale di 7-0 nei primi 100 secondi. Dopo il minuto di sospensione chiesto da coach Seclì non cambia nulla, anzi; Chiesurin e Tesolin trascinano i sacilesi sul 16-1 prima di metà del quarto.

Gli udinesi dei primi cinque minuti sono non pervenuti: tiri sbilenchi e nessuna penetrazione. Bon segnerà 9 dei 14 punti totali per i suoi, ma ormai i padroni di casa hanno preso il largo e quando finiscono i primi dieci minuti nel referto compare anche Citton, il primo dei due U16 portati in campo da Brecciaroli.

La difesa della CBU torna a uomo nel secondo quarto dopo qualche minuto di zona nel primo parziale, mentre il rientro i campo dei liventini non è dei migliori, complici i molti cambi. La partita è sotto controllo, ma Vitale sigla quattro punti consecutivi a dimostrazione che il quintetto di Seclì comincia a carburare. Entra l’humussino Fabbro e, coincidenza, arrivano due ottimi contropiede che riportano il testimone nelle mani dei suoi.

La nuova disposizione degli udinesi a zona e la contemporanea riduzione di intensità dei sacilesi riporta gli ospiti a -10 (35-25) a 3’35” dalla fine. Poi ancora Mulato, autore di qualche errore di troppo con la difesa schierata, trova la realizzazione che, insieme a quelle di Bovolenta, portano al riposo lungo sul vantaggio per 44-30.

La partita non offre grande spettacolo anche perché il divario, evidente più in campo che nel punteggio, toglie ogni ombra di suspense. I sacilesi rientrano e mettono in campo una maggiore determinazione, ne è la dimostrazione la stoppata di Chiesurin su Vitale, ma poi svanisce l’abbrivio e la CBU tocca nuovamente il -10 dopo 7’di gioco.

L’arrocco in difesa è abbastanza evidente ma è la strategia giusta e permette a Tesolin di mettere in evidenza prima le doti di difensore, subendo uno sfondamento, poi quelle di attaccante e di passatore fino a segnare l’importante tripla a fil di sirena che vale il 63-47.

Capitan Del Bianco e i suoi non ci stanno a fare da comprimari e costringono a due falli in 30” gli avversari, poi Vicentini trova la tripla e a breve distanza Londero lanciato in contropiede induce Bomben al fallo antisportivo. Ma il mini-parziale udinese si ferma sul 5-0 perché Mulato trasforma un viaggio in lunetta, poi la difesa sacilese ritorna a farsi viva con lo schema a zona che somiglia più a un modo per risvegliare l’istinto killer che una reale necessità.

Poi di nuovo riflettori su Tesolin, che fa sua l’area d’attacco e firma 5 punti di fila. La CBU sembra avere tirato i remi in barca mentre i sacilesi ritrovano la rotazione di palla dei momenti migliori e metà del quarto finale è già trascorso.

Tesolin viene richiamato in panchina ed esce fra gli applausi del pubblico per dare spazio ancora a Citton che subito cattura un rimbalzo. Resta il tempo di vedere in campo anche Gava, l’altro U16 sacilese, di assistere a due bombe consecutive di Del Bianco che alleggeriscono il passivo, poi arrivano i titoli di coda sul 78-65.

 
HUMUS SACILE – CBU UDINE   78 – 65

Humus Sacile: Cancian, Tesolin 17, Dal Bello ne, Chiesurin 10, Fabbro 12, Bomben 4, Verardo 12, Mulato 13, Bovolenta 8, Gava, Citton 2. All. Brecciaroli
Cbu Udine: Mosolo 4, Vicentini 8, Vitale 14, Del Bianco 10, Bon 13, De Cecco 2, Maran ne, Londero 14. All. Seclì

Parziali: 27-14; 44-30; 63-47
Arbitri: Fedrigo di Aviano e Allegretto di San Quirino