Come di consueto, il martedì è la giornata ideale per fare il punto sull’ultimo weekend cestistico: il quintetto ideale della settimana ci guida a scoprire quelle che sono state le cifre e le prestazioni più rilevanti in regione, dalla Serie C Gold alla Serie D.
PLAYMAKER: Che cosa si può dire a un playmaker di nemmeno diciannove anni (è nato a dicembre ’98), quando ti segna 29 punti, cancella il miglior realizzatore avversario e, al termine della partita, fa la borsa e se ne va senza dire una parola? Questo è Matteo Balbi (Don Bosco Trieste), giocatore tutto concretezza che è la rivelazione del campionato dei salesiani. Regista di taglia ridotta ma dotato di una mano velenosissima, Balbi sta giocando in doppio tesseramento con le giovanili del BaskeTrieste, dove difende i colori biancorossi nell’Under 20, ma è un elemento fondamentale per la compagine salesiana, che sta inseguendo disperatamente la salvezza. Contro la Collinare Fagagna si trovava di fronte un avversario tosto come Tamigi, un regista che sa colpire ed è giocatore di primo livello nelle file collinari: ebbene, il buon Balbi è riuscito a contenerlo a cinque punti segnati, bilanciando il tutto con una prestazione stellare dal punto di vista offensivo. I 29 punti, infatti, sono frutto di un micidiale 7/8 nel tiro dalla lunga distanza, segno che la mano è più che buona: non si possono trovare giocatori del genere tutti i giorni, coach Gilleri ha estratto la carta vincente al momento giusto.
GUARDIA: Il miglior “2” della settimana è un giocatore che, quando si tratta di far canestro, non ha alcun problema di sorta. Andrea Moznich (Basket Tarcento) è il più classico dei tiratori di striscia: in uscita dai blocchi, dal palleggio, in sospensione. Qualsiasi maniera è buona per bruciare la retina e lo hanno provato sulla propria pelle i difensori dell’Apd Tricesimo in quello che è un derby sempre molto sentito in Friuli. La vittoria 81 – 64 dei biancoverdi di Andriola porta proprio la firma di Moznich, esterno di 190 centimetri classe 1989 che in carriera ha giocato anche alla Virtus Udine in C1, ma che da alcuni anni ha trovato la propria collocazione ideale in Serie D, girando fra piazze come Gemona, Tricesimo e la stessa Tarcento, squadra nella quale è approdato proprio quest’anno. E’ stato un pò un “passaggio del testimone”, visto che nella passata stagione giocava a Tricesimo: diciamo che il buon “Moz” ha voluto lasciare il segno, con 29 punti a referto per la vittoria della sua squadra, con il solito repertorio di conclusioni vincenti dalla distanza.
ALA PICCOLA: In una partita dove bisognava lottare “all’arma bianca” senza mollare mai, per la Calligaris Corno di Rosazzo è una fortuna poter schierare sul parquet uno come Siro Braidot. L’ala di Mossa, a trentuno anni, è oramai un veterano di questi campionati avendo toccato anche categorie superiori: quello che però rimane sempre invariato è il suo agonismo e la carica che riesce ad infondere ai propri compagni, essendo però anche giocatore molto produttivo. Contro la Orange1 Bassano, infatti, “San Siro” ha giocato 20 minuti mettendo a segno 13 punti (3/3 da due, 2/5 nelle triple, 1/2 ai liberi), recuperando 6 rimbalzi, subendo 4 falli e servendo 3 assist. Cifre di assoluta qualità, che vanno ad arricchire una partita nella quale è stato determinante per contrastare i tentativi di rimonta dei giovani veneti, i quali sono sempre stati ricacciati indietro dalle iniziative di Bacchin, Munini e dallo stesso Braidot, autore del break nel terzo periodo che ha propiziato il +10 dei seggiolai, vantaggio poi rivelatosi decisivo.
ALA FORTE: Il miglior “4 della settimana è Aleksander Daneu (Ispem Jadran Trieste), mezzolungo del ’98 di Dean Oberdan. Non è certamente facile trovare un giocatore che, a quest’età, mostri così tanta faccia tosta e giochi con il piglio di un veterano: Daneu, dal canto suo, è oramai diventato un elemento fondamentale delle rotazioni del team carsolino e anche contro Montebelluna ha dato prova di quelle che sono le sue doti. In 20 minuti di impiego, quest’ala forte di 196 centimetri ha collezionato 13 punti con 4/7 da due, 1/2 nelle triple e 2/4 ai tiri liberi, recuperando pure 8 rimbalzi. Alla sostanza unisce anche una mano morbidissima, pure dall’arco dei tre punti: è il classico prototipo dell’ala forte moderna che non ha problemi quando si sposta sul perimetro, risucchiando lontano dall’area i lunghi avversari.
PIVOT: Perchè premiare con la citazione un giocatore che segna 10 punti con 2/6 dal campo e 0/4 ai liberi, oltre a 3 palle perse? Perchè Andrea Colli (Energy Lab Falconstar Monfalcone) è uno di quei giocatori che, anche se non collezionano grandi numeri, sanno comunque essere decisivi. Franceschin lo ha schierato in quel di Padova nonostante condizioni fisiche precarie: la spalla “ballerina” non gli ha permesso di allenarsi in settimana, ma il giocatore classe 1988 non ha fatto una piega e, quando è stato chiamato in causa, ha dato il suo contributo. Gioco oscuro, difesa e tanta concretezza per lui, con la “chicca” della bomba realizzata a sette decimi dalla sirena conclusiva: un canestro che ha fissato il 58 – 59 definitivo con cui i biancorossi hanno staccato il referto rosa sul parquet patavino, al termine di una partita molto combattuta. Alla fine, per lui, sono 10 i punti totali con 2/2 dall’arco e 4 rimbalzi: in due parole…basta vincere.
SESTO UOMO: Citazione d’obbligo per Maris Ramanis, atleta lettone appena approdato alla Virtus Feletto. Si tratta di un giocatore classe 2000, di 206 centimetri: un prospetto di livello internazionale, che la squadra di Bettarini ha accolto per rinforzare ulteriormente la rosa in vista dei playout. Certo, in mezzo ai vari Ousmane Diop, Dioum, Badou Diop e Diouf tende a “scomparire” fisicamente, ma nel confronto salvezza con il Bor Radenska ha dimostrato di che pasta è fatto: non giudicatelo dalla faccia, che sembra quella di un bambinone cresciuto troppo in fretta, perchè dietro a quello sguardo allampanato c’è molto di più. C’è un atleta coordinato, che sa correre il campo e ha insospettabili doti di ball handling, nonostante la stazza: nel match con il Bor, non ha dimostrato alcun problema a prendersi le proprie responsabilità, chiudendo con 16 punti realizzati e una presenza importante sotto ai cristalli, insieme al solito Ousmane Diop.
COACH: Menzione, come allenatore della settimana, per Enrico Sinone (Il Michelaccio San Daniele del Friuli). I suoi ragazzi hanno vinto un importante scontro diretto con la Lussetti Servolana in trasferta: dopo venti minuti di equilibrio, Pellarini e compagni sono riusciti a staccarsi dando l’impressione di giocare praticamente a memoria. Cinque elementi in doppia cifra e capitan Pellarini a quota nove, è questo il simbolo dell’equilibrio che caratterizza la squadra collinare, che sta “inseguendo” la capolista Breg San Dorligo nel campionato di Serie C Silver e si profila come la principale pretendente a rendere la vita dura ai dorligesi nei playoff. Una bella fetta di merito va riconosciuta a Sinone, tecnico che ha allenato per diverso tempo nel femminile e che, lo scorso anno, guidava la Under 16 Eccellenza dei sandanielesi: l’eredità di Sgoifo non era di certo facile da cogliere, lui sta tenendo fede alle attese.