Via alle danze. La Energy Lab Falconstar inizia domani (sabato) al PalaCornaro di Jesolo alle 18 contro la Secis il ballo dei play-off, raggiunti all’ultima giornata al termine di una regular season contrassegnata da tanti infortuni ma affrontata sempre al meglio delle proprie possibilità.
Un traguardo meritato che ora i biancorossi devono cercare di spostare un po’ più in là, allungando una serie nella quale il pronostico non è favorevole (la Secis ha vinto entrambi gli scontri diretti stagionali, oltre ad aver chiuso con 14 punti in più la stagione regolare) ma che può essere affrontata con serenità.
“Siamo liberi mentalmente, senza pressione da risultato ma con tanta voglia di far bene – spiega coach Franceschin – è stato un anno faticoso per le tante vicissitudini e aver raggiunto i play-off nonostante tutto è un merito, che io ho riconosciuto in settimana ai ragazzi e lo stesso ha fatto la società con tutti noi. Complimenti a parte, però, la stagione non è finita e personalmente non ho intenzione di fermarmi qui. Lo dico chiaramente, io ci credo, e spero anche tutti i giocatori, perché senza la convinzione non si va da nessuna parte. Il nostro roster, per come è stato costruito la scorsa estate, vale a mio avviso i primi posti, e adesso abbiamo l’occasione di dimostrarlo”.
Certo, l’avversario non è dei più morbidi. “Anzi – continua il tecnico triestino – Jesolo è secondo me la squadra più preparata per una competizione come i play-off. Ha tutto, fisico, tecnica, esperienza. Come tutti, però, hanno dei difetti, e su questi abbiamo lavorato in settimana, con sedute tattiche a video oltre al consueto lavoro sul campo. L’obiettivo numero uno sarà contenere le loro guardie molto atletiche, Ambrosin e Maestrello, ed essendo anche molto alte potremmo farlo anche con quintetti lunghi, che sono nel nostro dna”. Per la Falconstar, tra l’altro, un play-off di C Gold è una succosa novità: dai tempi della caduta dalla B2 la squadra di via Baden Powell non li ha mai giocati, vuoi per formule particolari (due anni fa arrivò quinta, ma ai play-off si qualificavano solo le prime 4) vuoi per demeriti, come lo scorso anno. “E’ vero, e oltre alla voglia di affrontarli da parte mia è altrettanta la curiosità – conclude il coach – sono per esempio curioso di verificare l’impatto sui play-off di C1 di giocatori come Scutiero e Bonetta, per esempio, che non li hanno mai giocati. A loro, ma in generale al tutto gruppo, chiedo comunque per prima cosa di divertirsi e di emozionarsi, di godersi queste sfide dirette così belle da giocare, di sfruttare l’occasione”.