Stagione conclusa in semifinale per lo SME Caorle, che si è arresa nel derby litoraneo con la Secis Jesolo: 2 – 0 il risultato finale a favore del team di Massimo Guerra, che dunque avanza nella post season mandando ufficialmente “in ferie” capitan Rubin e compagni.
La chiusura stagionale è anche occasione propizia per fare un bilancio del 2016/2017 con il numero uno del Basket Veneto Orientale, ovvero il presidente Massimo Corbetta: “Direi che il bilancio non può che essere ottimo, visto che anche quest’anno siamo arrivati fra le prime quattro squadre del campionato. L’obiettivo di partenza era quello di arrivare ai playoff; chiaro che, visto il risultato dello scorso anno, eravamo tra le favorite, ma consideriamo che anche altre formazioni erano molto attrezzate e noi abbiamo avuto problemi di tesseramenti ed infortuni. Pur cambiando tre quarti di squadra, siamo arrivati in semifinale”.
Su eventuali rimpianti, il presidente è molto chiaro: “Non ce ne sono, siamo arrivati a questa semifinale dando veramente tutto. I ragazzi volevano assolutamente vincere, siamo arrivati davvero ad un soffio dall’arrivare alla “bella” con Jesolo. Consideriamo che eravamo abbastanza corti come squadra, non avevamo più dei ruoli definiti: certo, nel reparto esterni avevamo profondità, mentre per quel che riguarda i lunghi teniamo conto che molte volte abbiamo dovuto impiegare Dalovic o Rubin da “4”. In una partita di regular season si può fare, in una semifinale di playoff contro un team come Jesolo assolutamente no. Perdere all’ultimo contro un’ottima squadra è comunque un buon segno: i ragazzi hanno dimostrato professionalità fino in fondo, dando tutto”.
L’argomento delle assenze porta inevitabilmente a parlare di due nomi, Buscaino e Markovic: “Non posso che ringraziarli entrambi; Damian, finché è stato con noi, ha accettato di non giocare pur continuando ad allenarsi seriamente. Finché lo abbiamo avuto, avevamo ulteriore qualità anche in allenamento; poi è chiaro che non ci si può permettere di tenere un giocatore senza poterlo impiegare, comunque il rapporto è rimasto splendido ed appena se n’è presentata l’occasione per trovargli una squadra, l’abbiamo colta al volo. Stessa cosa vale per Markovic, è stato decisamente positivo ed ha continuato ad allenarsi con la squadra anche quando non poteva più giocare ed un grande ringraziamento va fatto anche a lui”.
Passando poi allo staff tecnico e dirigenziale, il presidente Corbetta distribuisce ringraziamenti a tutti: “Tanto di cappello a Ferraboschi e Zago per il lavoro svolto; la squadra era stata fatta in maniera equilibrata e probabilmente sarebbe stata la più forte del campionato. Consideriamo poi che il coach si è ritrovato per le mani una squadra cortissima, ed è riuscito a vincere i confronti con Oderzo e Mestre, con i ragazzini in campo. Vorrei ringraziare anche il vice allenatore Alessandro Radegonda, il capo dei preparatori Paolo Marson ed il suo vice Riccardo Presotto, ma questi ringraziamenti vanno condivisi con tutti coloro che ci aiutano sempre: dalle signore che preparano la pastasciutta al giovedì passando a chi va in cassa quando ci sono le partite, a chi prepara il campo e lava gli asciugamani. Non vorrei scordarmi nessuno, sono tutti quanti essenziali per far funzionare una società sportiva”.
Infine, la chiusura conclusiva del presidente Corbetta: “Quest’anno abbiamo fatto esordire parecchi giovani; cercheremo, per quanto possibile, di continuare a perseguire questa strada. Vorrei ringraziare anche i tecnici delle giovanili e del mini basket, che venivano alle nostre partite e portavano i bimbi, continuando a formare i giocatori del futuro. Dulcis in fundo, vorrei ringraziare i giocatori: sono stati davvero bravi, nei momenti difficili hanno fatto quadrato e sono riusciti a tirar fuori il meglio da una situazione non facile, con rotazioni ristrette e ruoli saltati, alla fine. E’ un gruppo eccezionale, che ci ha dato gioie lungo questa stagione comunque da ricordare per i risultati raggiunti: non so quante squadre avrebbero ottenuto una semifinale, in queste condizioni. Tutto questo è merito del lavoro svolto dallo staff tecnico, ma anche da un nucleo di giocatori eccezionale, che ricorderemo con vero piacere”.