“Se ognuno versasse la sua goccia, potremmo diventare un oceano”: è questo il claim di Trieste Sesto Uomo, iniziativa presentata quest’oggi presso la sala stampa del PalaRubini di Via Flavia. Un progetto concretizzatosi nelle ultime settimane grazie ai volenterosi sforzi di un collettivo formato da alcuni nomi che gravitano attorno al mondo dello sport, soprattutto sotto la veste di tifosi: Giuliano Benericetti, Daniele Dussi, Marco Pacini, Elvio Panarello, Andrea Picinin e il fondatore Alessandro Visintin sono i fondatori dell’organizzazione no profit che ha come scopo principale quello di supportare la pallacanestro a Trieste, non concentrandosi su un’unica società ma cercando di dare un contributo a tutti i club affiliati alla Federazione Italiana Pallacanestro, con un particolare occhio al settore giovanile. La pagina Facebook Trieste Sesto Uomo ha già sfondato quota 300 “Mi Piace”, un segnale forte da parte dei sostenitori, che peraltro potranno versare il loro contributo da oggi sul conto corrente aperto presso la BCC di Staranzano e Villesse (coordinate IBAN: IT94I0887702202000000343211).
Marco Pacini ha aperto la conferenza stampa con il suo intervento, illustrando le linee guida di Trieste Sesto Uomo: “Sarà possibile versare un bonifico ricorrente di dieci euro mensili sul conto corrente di Trieste Sesto Uomo. La novità bella è che noi non andiamo a chiedere i soldi direttamente alle aziende, anzi: cerchiamo di coinvolgere le aziende con l’iniziativa legata agli adesivi e poi le stesse attività possono applicare delle scontistiche e venire incontro agli avventori. Il tutto verrà fatto con la massima trasparenza, con l’estratto conto che sarà sempre visibile sulla nostra pagina Facebook Trieste Sesto Uomo; la BCC è stata la prima realtà a sostenerci, addirittura venendoci a cercare e dando il suo contributo per la realizzazione dei volantini. Sono molto attivi sul territorio, specie per questo tipo di iniziative e, grazie anche al loro sostegno, cercheremo di raggiungere il nostro obiettivo. Possiamo dire che avere quattrocento/cinquecento adesioni sarebbe un risultato davvero soddisfacente”.
La parola è poi Alessandro Visintin, ideatore dell’iniziativa: “Il tutto è nato da una domanda che mi sono posto tempo fa, ovvero come sia possibile che, in una città che ha una cultura cestistica così radicata non si riesca a trovare una realtà forte che sostenga la prima squadra ed i settori giovanili. Trieste Sesto Uomo può essere un primo passo per trovare la risposta a tale quesito e, innanzitutto, vuole essere un sostegno a coloro che già si stanno spendendo per la pallacanestro cittadina. Questo perché magari noi, con il nostro aiuto, possiamo destinare dei soldi alle altre società o all’attività giovanile, permettendo alla Pallacanestro Trieste, ad esempio, di concentrare altre risorse nel reperimento di un americano forte per la prima squadra o per altre cose. L’importante, per noi, sarà sicuramente guardare al bene della prima squadra, ma vogliamo tenere bene in primo piano anche le altre società”.
Andrea Picinin si è unito al coro: “Sono stato il terzo in ordine cronologico, assieme a Daniele Dussi, ad abbracciare l’idea di Alessandro. Abbiamo capito immediatamente che era possibile fare qualcosa di bello e positivo per la città: noi vogliamo creare un supporto per i giovani delle varie società triestine, creando un circuito con le piccole realtà commerciali e aziendali, in maniera da far sì che venga a generarsi una situazione dove tutti quanti riescano a trarne un benessere. Come detto da Marco, la trasparenza è il nostro cardine e il messaggio che vogliamo portare è che desideriamo fare il bene di Trieste città e della Trieste sportiva”.
Infine, l’intervento di Giuliano Benericetti: “Personalmente mi occuperò della parte contabile ed amministrativa di Trieste Sesto Uomo, insieme a Daniele Dussi. Ho sposato subito il progetto, vedendo oltretutto come si sia venuto a creare un gruppo molto vario, con personalità differenti che vanno dal giornalista e uomo di sport, all’appassionato fino ad arrivare a me ed Elvio Panarello, che siamo due rappresentanti della curva e dunque del tifo un po’ più “caldo” se così vogliamo definirlo”.
Anche il Comitato Regionale FIP ha presenziato all’incontro, nella persona di Andrea Gregori: “Trieste Sesto Uomo è un’iniziativa che abbiamo fin da subito sposato all’unanimità; il comitato regionale ha potuto osservare in questi anni come Trieste sia una città che trasuda pallacanestro. In questo momento difficile, dove abbiamo avuto un calo dell’8% dei tesserati, quella di Trieste Sesto Uomo può essere un’iniziativa che rilancia l’entusiasmo e soprattutto può dare un supporto all’attività ed al movimento”.
Due rappresentanti della Pallacanestro Trieste 2004, due dei tre “volti” della campagna abbonamenti biancorossa, si sono uniti alla conferenza stampa di presenzazione.
Stefano Bossi: “Trieste Sesto Uomo mi ricorda molto un progetto che ho visto nascere quando giocavo a Trento, ovvero Aquila No Profit. Un’iniziativa che ha permesso, in cinque anni, di toccare le vette dell’Eurocup e del massimo campionato italiano: si tratta di un qualcosa che, a lungo termine, secondo me porterà dei risultati concreti e chissà che in tre o quattro anni non si possano replicare qui a Trieste i risultati che hanno ottenuto a Trento”.
Andrea Coronica: “Durante questi ultimi anni ho potuto vedere come molti talenti triestini, per emergere, siano dovuti andare via di casa. Trieste Sesto Uomo potrebbe essere la chiave di volta che permette ai ragazzini che oggi ci seguono in campo di replicare la nostra strada, ovvero di giocare a Trieste e per Trieste”.
Ecco che dunque Trieste Sesto Uomo ha svelato la sua faccia ed i suoi intenti: contribuire a rafforzare il movimento giovanile delle società di Trieste, per far sì che il basket ritorni a vivere e ad essere il cuore pulsante sportivo della città.