La notte appena passata è stata speciale per tutti gli appassionati del basket oltreoceano, infatti sono stati consegnati i premi individuali di fine stagione. Ci hanno fatto aspettare che finissero i playoff per consegnarli e l’hype è salito a dismisura, perciò vediamoli e commentiamoli assieme.
Most Valuable Player: Russell Westbrook
Lo spareggio per il premio più importante se lo sono giocati Russell Westbrook, James Harden e Kawhi Leonard, tutti e tre autori di una stagione pazzesca sotto tutti i punti di vista. Ma il premio di MVP è stato consegnato a Russell Westbrook con la sua tripla doppia di media da 31.6 punti, 10.7 rimbalzi, 10.4 assist di media a partita. Secondo giocatore nella storia a finire la stagione in tripla doppia dopo Oscar “The Big O” Robertson. Nota di merito anche per James Harden che è stato per buona parte della stagione il favorito.
Sixth Man of the Year: Eric Gordon
Gli sfidanti per il premio di sesto uomo dell’anno erano Eric Gordon, il compagno di squadra Lou Williams e Andre Iguodala. Come prevedibile la lotta però era tra i due compagni di squadra degli Houston Rockets, in cui ne è uscito vincitore Gordon, che ha concluso la sua stagione con 16.2 punti, 3.3 triple segnate a partite, 246 tiri da 3 segnati.
Defensive Player of the Year: Draymond Green
Premio individuale molto discusso quest’anno, poiché nessuno dei 3 giocatori era nettamente in vantaggio dagli altri due. Alla fine la spuntata l’orso ballerino della baia di Oakland, Draymond Green. Le sue statistiche sono queste: 10.2 punti , 7.9 rimbalzi, 1.4 stoppate di media a partita. In seconda posizione è arrivato Kawhi Leonard, vincitore del premio per due anni consecutivi, e in terza posizione il lungo francese Rudy Gobert.
Most Improved Player: Giannis Antetokounmpo
Per il premio di giocatore più migliorato della stagione la lotte era essenzialmente tra due giocatori, The Greek Freak dei Milwaukee Bucks e Nikola Jokic dei Denver Nuggets. Ma la strepitosa stagione del Greco, che ha portato la sua squadra ai playoff gli è valso il premio. Le sue statistiche sono: 22.9 punti, 8.8 rimbalzi, 5.4 assist, 1.9 stoppate di media a partita. Terzo posto per Rudy Gobert, che non si aggiudica nessuno dei premi per cui è stato candidato.
Executive of the Year: Bob Myers
Il GM dell’anno è stato ovviamente Bob Myers dei Golden State Warriors. Creatore di una delle squadre più forti della storia, e detentore del titolo NBA. La sua squadra ha terminato i playoff con 16 vittorie e 1 sconfitta, arrivata in gara 4 a Cleveland.
Rookie of the year: Malcolm Brogdon
Premio un po’ controverso poiché si dava come favorito numero uno il croato Dario Saric, che ha concluso la stagione con statistiche superiori. In questo caso si è premiato Malcolm Brogdon scelto con la 36esima scelta al Draft del 2016. Le sue statistiche sono: 10.2 punti, 2.8 rimbalzi, 4.2 assist di media a partita.
Coach of the Year: Mike D’Antoni
Il miglior allenatore dell’anno è stato assegnato al Coach degli Houston Rockets, Mike D’Antoni. Mike, che è stato visto sia in veste di giocatore che di allenatore in italia, è al secondo premio di allenatore dell’anno. La sua squadra ha finito la stagione con un record di 55 vittorie e 27 sconfitte, riuscendo ad arrivare al secondo turno di Playoff.
Luca Montanari