I momenti degli addii sono sempre difficili e farlo per un personaggio come Marco Gnaccarini per noi lo è ancora di più.
Mani buone, cervello da gran giocatore, personalità, carisma, spirito d’appartenenza, professionalità e molto altro. Essere un atleta di buon livello non è cosa semplice, figurarsi esserlo da protagonista, idolo indiscusso della tifoseria, esempio per le generazioni future.
Ecco perché, le sole doti da atleta non bastano se non sono accompagnate da quelle umane.
Marco Gnaccarini appartiene certamente alla ristretta cerchia dei grandi del basket senigalliese, al quale i tifosi, al termine di ogni partita, hanno tributato un caloroso applauso.
Ha lasciato un segno indelebile in queste stagioni, al pari dei tanti fuoriclasse passati dalle parti del palasport di Senigallia e che certo in tanti ricorderanno per anni.
Un progetto ambizioso e vincente, per essere considerato tale, ha bisogno del sostegno di gente capace d’inculcare mentalità, attaccamento alla maglia, valori morali. Solo così l’idea di club vincente può trovare una sua realizzazione efficace, alimentata giorno dopo giorno, facendo leva sull’esempio di questo genere di giocatori.
Con 182 presenze in campionato più 17 in Coppa Italia, Gnaccarini è riuscito in questi sei anni a guadagnarsi la stima e lo smisurato affetto di società e tifosi, incarnando alla perfezione quello che un professionista dovrebbe essere. Ciò che più conta sono state la passione e l’impegno messo sempre a disposizione della squadra. Un uomo e un atleta eccezionale di grande affidabilità per ogni coach che l’ha allenato.
Arrivato da Pesaro nell’estate 2007 per rifondare la squadra appena retrocessa dalla B1, ha disputato due campionati di B2 raggiungendo sempre i playoff e risultando l’ultimo a mollare nella finale con Piacenza che portò poi al ripescaggio in B1 dell’anno successivo, quindi altri 2 campionati tra B1 e B2. Quattro stagioni dove ha sempre mantenuto oltre 10 punti di media partita, seguiti dal primo addio per trasferirsi nel 2011 a Roseto in B1, che sicuramente aveva intravisto tutto il suo talento.
Il ritorno nell’estate 2015 fortemente voluto dalla società, anche per contribuire con la sua esperienza al miglioramento del “talentino” Caverni. Due anni culminati con il raggiungimento dei playoff e dove Marco non ha mai fatto mancare il suo contributo.
Instancabile in campo, è stato play e guardia, simbolo di continuità, preziosa guida per Maddaloni, Savelli, Caverni e tanti altri giovani transitati in prima squadra.
Non ce ne voglia nessuno, ma se è vero che nel basket contano anche i valori, allora siamo certi che le emozionanti sensazioni che Gnaccarini ci ha dato in questi anni siano assolutamente un evento da ricordare per la Pallacanestro Senigallia.
Grazie Marco è stato un piacere averti con noi, vederti giocare e confrontarci con te su qualsiasi argomento anche fuori dal basket, sicuramente sei entrato nella personale Hall of Fame della Pallacanestro Senigallia.