Dopo le due più che convincenti, oltre che vincenti, prestazioni contro Tarcento e Jadran, per la Energy Lab Falconstar è arrivato lo stop nel derby provinciale con l’Ardita, un passo indietro a livello di intensità e prestazione che va preso come stimolo per tornare a lavorare forte in palestra in vista della sfida ancora più sentita contro la Calligaris Corno, domenica alla Polifunzionale.
Quella con l’Ardita è una sconfitta che può essere tranquillamente assorbita per l’impatto sulla classifica, dopo tutto si giocava in trasferta e il bilancio biancorosso, dopo aver giocato 4 gare su 6 fuori casa, resta positivo, ma che ricorda come la Falconstar di questa stagione debba essere sempre al 100% per fare punti, specie contro squadre di talento come quella goriziana. “La nostra colpa principale è quella di aver giocato il nostro basket solo per 10’ (quelli della rimonta finale da -16 a -1, ndr) – concorda coach Franceschin – un basket sfrontato in attacco e fatto di aggressività e pressione sulla palla in difesa, che invece avremmo dovuto mettere in scena per 40’. A fare la partita è stata l’Ardita, noi siamo rimasti ingabbiati dal loro ritmo e dal loro stile di gioco, anche per colpa mia visto che abbiamo sofferto tantissimo il loro pick and roll, un loro punto di forza a prescindere dal talento. Evidentemente non sono stato capace di preparare al meglio la squadra su questa situazione”.
Nonostante tutto, però, la Falconstar era riuscita a rimettere in piedi la gara negli ultimi 2’, avendo in mano i tiri liberi del pareggio con Quargnal, e poi la tripla del sorpasso scoccata senza esito da Scutiero. “Non possiamo recriminare su questo – spiega con la consueta onestà intellettuale il tecnico triestino – il problema è che quando devi rimontare da -16 hai molte più possibilità di perdere la partita che non di vincerla anche se riesci ad arrivare in volata, e noi non dovevamo trovarci a -16. Se la guardiamo in positivo ci fa capire che abbiamo notevoli margini di miglioramento, ma in ogni caso dovevamo essere più cattivi dall’inizio”.
Semmai il rammarico è per il secondo quarto quando la Energy Lab aveva avuto la possibilità di allungare. “E’ vero, è per questo che dico che dovevamo essere più cattivi, nel senso di più cinici. Avremmo potuto chiudere a +8 invece siamo andati all’intervallo sul +3, magari sarebbe cambiata la gara. In una serata non positiva al tiro, inoltre, abbiamo sbagliato almeno 4 facili contropiedi, quei canestri di cui una squadra come la nostra, che ha bisogno di esaltarsi, necessita per crearsi energia”. Energia che non mancherà contro Corno. “Il nostro destino, come ho sempre detto, passa dalla Polifunzionale – chiude il coach – contro Corno, una delle candidate alla promozione, ci faremo trovare pronti”.