EuroBasket 2017, anche Russia e Serbia raggiungono le semifinali

I ragazzi di Bazarevich superano la Grecia con una grande rimonta, mentre i balcanici non hanno avuto troppi problemi contro un'Italia imprecisa e debole a rimbalzo.

La Russia affronterà la Serbia nelle semifinali, dopo una grande rimonta nella ripresa contro la Grecia, e si è guadagnata la prima semifinale in sei anni. Dopo un inizio lento, è arrivato il recupero che ha fruttato la vittoria per 74 – 69 contro gli ellenici: Alexei Shved ha segnato 22 dei suoi 26 unti nella ripresa, trovando ritmo specialmente nell’ultima parte del terzo periodo, quando sette suoi punti hanno fruttato il parziale di 11 – 2 a favore della Russia. E’ stato comunque un jump di Khostov, a 44 secondi dalla sirena, a dare la definitiva vittoria ai russi: Shved ha formato una coppia decisiva con Mozgov, che ha siglato 15 punti e 10 rimbalzi; per la Grecia, Nick Calathes ne ha messi 25 con 7 assist, ma la squadra non ne aveva davvero più.

“Volevamo avere più benzina nel finale e ci siamo riusciti – ha detto coach Bazarevich a proposito della decisione di tenere in panchina Shved per lunghi minuti – ; Alexei era pronto a rientrare per aumentare l’attacco, ma non ce n’è stato bisogno”.

Nell’altra semifinale, la Serbia ha vinto 83 – 67 su un’Italia imprecisa: in una partita che non ha riservato le stesse emozioni dell’altro quarto di finale, i balcanici hanno preso il controllo nel secondo periodo, conducendo di 11 a metà partita. L’Italia non è mai sembrata potersi rendere pericolosa per la Serbia, con la stella Marco Belinelli che ha segnato 18 punti, ma con un rivedibile 2/11 da tre. Bogdan Bogdanovic ha iniziato piano, per poi segnare 14 dei suoi 22 punti conclusivi nell’ultimo periodo, assicurando ai suoi la semifinale con la Russia.

“E’ la prestazione difensiva più solida che abbiamo mai avuto in questo torneo – ha dichiarato coach Djordjevic – ci abbiamo lavorato su ed abbiamo ottenuto i risultati sperati. I nostri giocatori sono stati estremamente concentrati, sapevamo che l’Italia poteva contare su grandi tiratori ed abbiamo fatto un ottimo lavoro sui loro punti cardine”.