Di Prampero: “Ad Aviano in attesa di trovare squadra”

La guardia pordenonese si sta allenando con la formazione pedemontana in attesa di una chiamata dai piani superiori.

La notizia ha fatto presto il giro, non solo in città. Federico Di Prampero in serie D ad Aviano: sogno o realtà? Per la formazione del presidente Fedrigo sarebbe un colpo senza precedenti, ovviamente, un vero e proprio sogno. Difficile da concretizzarsi, anche se non impossibile. Per chiarire la situazione, abbiamo chiesto al diretto interessato come stanno le cose.

Ad una settimana dal via dei campionati di serie A, sei al momento senza squadra. Come ti senti?
“E’ una situazione strana, è la prima volta che succede e, con estrema sincerità, non è piacevole e facile da vivere. Posso dirti che era un po’ nell’aria perché a fine luglio, d’accordo col mio agente, la volontà era quella di provare a restare in A2, non escludendo un’eventuale chiamata da un club di A, ma senza scendere in serie B. Ci sono stati un paio di contatti con squadre di A2 ma poi non si è concretizzato nulla. E’ il mio primo anno da senior e nel mio ruolo c’è grande abbondanza, tra poco inizia il campionato e adesso resto in attesa degli eventi”.

Ti sei tenuto in forma facendo la preparazione con l’Aquila Trento. Che esperienza è stata e come è nata questa occasione?
“La squadra di coach Buscaglia aveva bisogno di giocatori per allenarsi integrando la rosa visto che alcuni suoi tesserati erano impegnati nelle rispettive Nazionali, ho avuto questa occasione e non ho voluto perderla. E’ stata un’esperienza super, Buscaglia e Molin non li scopro certo io, grandi professionisti e ottime persone. E’ stata la mia seconda esperienza in un club di serie A, la prima la vissi a Casale ma ero veramente giovane (16 anni) per capire certe dinamiche. A Trento sono stato trattato come se fossi un loro giocatore, con rispetto e professionalità”.

Facciamo qualche passo indietro e andiamo alla stagione giocata in maglia Pienne, in serie B. Che ricordi hai?
“Fu la mia prima stagione in un campionato senior, nella mia città e dopo le esperienze di Treviso e Casale. Mi piacerebbe parlarne in termini solo positivi ma mentirei a me stesso. Dal mio punto di vista, non fu annata memorabile, iniziata male e con tanti problemi che col basket giocato avevano poco a che fare. Fu comunque importante ed utile perché mi permise di mettermi in evidenza ed essere chiamato da Agropoli”.

Dove arrivi nella stagione 2015-2016, secondi in campionato e in semifinale di Coppa Italia. Campionato super anche per te.
“Si, decisamente. La società era appena stata ripescata, era agosto e quindi il mercato era da fare con grande fretta. Coach Paternoster decise di puntare su giovani in rampa di lancio e giocatori in cerca di riscatto, l’alchimia fu quella giusta e facemmo un campionato che ad Agropoli si ricordano bene ancora oggi. Anch’io feci un’ottima stagione, il sistema di gioco adottato mi permise di mettere in campo le mie doti offensive e resi al massimo. Ho sempre sentito la fiducia del coach e della squadra e questo per me è molto importante”.

Dopo un campionato da under ben giocato, arriva e accetti la proposta di Rieti, sempre in A2.
“Tra quelle ricevute, la proposta ed il progetto di Rieti erano quelli più convincenti. La stagione iniziò bene, tutto sommato. A circa metà stagione, dopo qualche sconfitta inaspettata e un minutaggio inferiore, un infortunio muscolare mi costrinse ai box. Nel frattempo, la squadra infilò una serie di sette vittorie e, al mio rientro, mi ritrovai fuori dalle rotazioni e con difficoltà nel ritrovare spazio”.

E arriviamo ad oggi. Cosa stai facendo in questo periodo?
“Sto facendo lavoro individuale in palestra, voglio mantenermi in forma ed essere pronto subito in caso di chiamata. E per continuare ad avere il feeling col campo, ho deciso di chiamare Dario Starnoni, il mio coach delle giovanili al Nuovo Basket 2000. So come lavora e, anche se si tratta di una serie D, so che fa le cose in un certo modo e questo è quello che mi interessa. E’ per questo che l’ho chiamato e lo ringrazio per avermi dato la possibilità di allenarmi ad Aviano”.

Ad Aviano stanno sognando ad occhi aperti e sperano di tesserarti. Possibile?
“Guarda, Aviano sa perfettamente qual è la mia situazione e le mie aspettative. Al momento, l’unica cosa vera e certa è che mi sto semplicemente allenando, quello che succederà in futuro non lo so. Non escludo nulla ma, al momento, non c’è nulla più di questo”.

 

 

Simone Pizzioli