Cuore e impegno sì, precisione e gioco di squadra no, con la conseguenza che la neopromossa Rhodigium Basket è riuscita ad espugnare la palestra Verde dopo aver comandato la gara per tutto l’incontro. Inciampo casalingo per l’Abf, il cui bilancio vittorie-sconfitte torna in parità (2-2) dopo le prime 4 giornate. Se con Treviso erano stati sufficienti 39 punti all’attivo per trovare il successo, con Rovigo non ne sono bastati 49, una cifra peraltro modesta, specie per una partita in casa: in questo momento è l’attacco il problema delle biancocelesti, ed è normale che sia così per una squadra nuova e che ha tanto bisogno di giocare insieme per trovare meccanismi e spaziature.
“E’ così, e lo si è capito dalla confusione che abbiamo fatto in fase offensiva – spiega coach Michele Poletto – proprio questa ci è costata l’incontro: abbiamo optato troppo per le giocate individuali, e le percentuali ci hanno condannato, in particolare abbiamo sbagliato tanti tiri da sotto. Ho visto il massimo impegno e tanto cuore, ma non è bastato. Le due recenti vittorie non devono cambiare il nostro modo di affrontare la stagione: sappiamo che dovremo soffrire in ogni partita, e che per raggiungere l’obiettivo di classifica finale dovremo trovare al più presto equilibri di gioco, e questo lo si ottiene con il lavoro in palestra”.
A livello di singole, la differenza, per Rovigo, l’ha fatta Maria Giulia Pegoraro, giocatrice di classe sopraffina che ha fatto girare la sua squadra come un orologio. “Abbiamo provato a limitarla con una staffetta, ma onestamente si è dimostrata una giocatrice di altra categoria, di serie A – ammette Poletto – noi dobbiamo crescere in tanti reparti, e uno di questi è la regia. Abbiamo perso giocatrici di esperienza e quindi ci vogliono tempo e pazienza, anche per attendere il pieno recupero di Federica Quargnal, che è reduce da un infortunio ed è ancora lontana dalla miglior condizione. E’ lei che può darci la marcia in più da playmaker”.
L’Abf ha tentato nel finale una rimonta, ma si è fermata al -2, chiudendo poi a -10 quando si è vista costretta ad affrettare i tiri per tentare un nuovo, disperato, recupero. Rosati (20 punti) è stata di gran lunga la miglior realizzatrice delle monfalconesi, nessun’altra è riuscita a superare i 6 punti, numero che testimonia le difficoltà della squadra a fare canestro. E all’orizzonte c’è il derby locale con Muggia, non certo la più facile delle avversarie. “Anche se probabilmente non è più la squadra dello scorso anno, resta comunque una signora squadra – conclude il coach – sicuramente da play-off. C’è comunque grande equilibrio in campionato, e se saremo bravi a migliorarci allenamento dopo allenamento credo che ce la possiamo giocare con tutte, a parte le 4 o 5 “grandi” del campionato. E’ vero però anche il contrario, non ci sono squadre materasso e quindi tutti i punti ce li dovremo sudare”.
ABF MONFALCONE – RHODIGIUM BASKET 49-59 (8-13, 24-30; 37-47)
ABF Monfalcone: Toniutti 2, Lavaroni, Florit 6, Peseti 1, Quargnal 6, Poletto 6, Vecchiet 6, Zentilin, Bric 2, Rosati 20. Coach: Michele Poletto.