Come da tradizione della sfida, mai normale, sempre con una storia da raccontare. Non poteva tradire le attese la classicissima tra Falconstar e Corno di Rosazzo, che hanno proposto al folto pubblico accorso alla Polifunzionale una gara ricca di intensità e pathos con un finale, tanto per cambiare, pirotecnico, un finale che stavolta non ha sorriso ai biancorossi, che hanno così incassato la prima sconfitta interna della stagione.
Il parziale di 17-0 dal 34’ al 38’ con il quale la Calligaris ha ribaltato il match entrerà a far parte della lunga storia dei derby, contestualmente ai numeri di Siro Braidot che hanno deciso la gara.
“Ci lascia molta amarezza perché abbiamo perso una gara che a mio avviso avremmo meritato di vincere – spiega coach Franceschin – non so quanto avremmo potuto fare di più, in particolar modo in quei minuti. Forse avremmo dovuto contrastare di più le ricezioni di Braidot, in particolare dopo il primo tiro, ma è stato bravo lui a segnarli da distanza importante e con l’uomo addosso una volta ricevuto il pallone. Sintetizzando si può dire che abbia vinto il talento della Calligaris, per noi è una lezione che ci fa capire che dobbiamo giocare 40’ perfetti per vincere contro squadre che hanno obiettivi e budget diversi rispetto ai nostri. I nostri non cambiano così come non sono cambiati dopo le due vittorie consecutive con Tarcento e Jadran”.
Il tecnico della Energy Lab aveva chiesto una reazione dopo la partita sottotono con l’Ardita ed è stato accotentato dai suoi ragazzi, arrivati vicinissimi all’impresa grazie a una prestazione difensiva da cartolina, appunto, per 34’, con gli esterni che hanno recuperato molti palloni trasformandoli in contropiedi (5 recuperi per il solo Quargnal, il migliore in campo per la Falconstar) e i lunghi che hanno resistito alle sportellate di Macaro e compagni. “Non abbiamo giocato la nostra miglior pallacanestro ma nonostante questo ci siamo trovati a +11 a pochi minuti dalla fine. Se è vero che dispiace non aver concretizzato il vantaggio, è vero anche che ciò dimostra quali possono essere le nostre potenzialità. Ancha aver perso una gara in questo modo fa parte del nostro percorso di crescita. Al di là di alcune sbavature, mi sono piaciuti molto atteggiamento e spirito di squadra, ripartiamo da qui”.
Come in ogni derby che si rispetti, non potevano mancare anche le polemiche sulla direzione di gara, con la Falconstar che ha contestato un antisportivo a Petrovic, decisivo nell’economia della gara nel momento della rimonta dei friulani, così come altri falli in attacco fischiati ai biancorossi nel finale, quando sono stati sanzionati contatti apparsi ai più veniali se si confrontano con altri, di gran lunga più visibili, nei 35’ precedenti. “Dovrei rivedere la partita per giudicare gli episodi, e non l’ho ancora fatto – conclude il coach – il metro arbitrale non mi è parso costante, ma avevamo in ogni caso la possibilità di portare a casa la gara sul +11 quindi non è corretto appigliarsi solamente ai fischi. Voltiamo pagina e cerchiamo di riprenderci questi 2 punti a Caorle”.