Rabbia, per quella tripla di Vidani a 2” dalla sirena finale che ha girato 3 volte sul ferro prima di uscire, ma anche consapevolezza di aver fatto un’ottima partita, con continuità di prestazione anche se purtroppo non di risultato. Sentimenti contrastanti, in casa Falconstar, al termine della gara con Caorle che ha interrotto la striscia positiva, persa in pratica allo scadere (su 4 sconfitte stagionali, ben 3 hanno visto soccombere i biancorossi per un solo possesso di distanza) dopo una gara sempre in equilibrio.
Un peccato perché sotto il profilo dello sforzo atletico e mentale è stata forse una delle migliori partite stagionali, e comunque in linea con l’ottimo percorso sin qui fatto vedere. E’ ovvio che due assenze come quelle di Miniussi e Tonetti pesano enormemente, e non può essere altrimenti vista la qualità e l’esperienza dei due giocatori. Una, magari per breve tempo, la puoi mascherare, due sono troppe, anche se va detto che con una prestazione come quella di domenica la Falconstar avrebbe vinto, nonostante tutto, contro molte altre squadre del girone. La sfortuna è stata anche quella di incocciare in una formazione come Caorle che fa proprio dell’intensità (miglior difesa del campionato) il suo punto di forza.
“Dispiace proprio perché lo sforzo dei ragazzi è stato ottimo – si rammarica coach Tomasi – un paio di episodi hanno deciso la gara, e ci hanno detto male. Le chiavi della gara vanno ritrovate, per quello che ci riguarda, nelle basse percentuali di tiro, specie quelle dalla lunga distanza, e nella loro aggressività difensiva. Sapevamo che l’avremmo trovata, loro sono stati bravi a metterla in campo per 40’ con tutti gli effettivi e fin dalla palla a due, così da indirizzare anche il metro arbitrale. E’ stata infatti una gara molto fisica, con qualche fischio in più a favore l’avremmo probabilmente portata a casa ma è inutile stare qui a lamentarci, anzi sottolineo che siamo stati bravi a difendere a nostra volta molto bene e soprattutto a reagire nei momenti difficili. Questo dimostra che la squadra è viva e che riesce a trovare stimoli ulteriori nelle difficoltà, senza abbattersi ma anzi dando ancora di più”.
Nonostante l’assenza di Miniussi la squadra ha tenuto bene a rimbalzo (42-36 il margine finale con il vantaggio Falconstar) e questo è un altro dato positivo, assieme appunto alla tenuta mentale e alla solita energia atletica messa in campo. Senza il capitano, ha sofferto un po’ di più Skerbec, letteralmente circondato dalla difesa di Caorle, ma ha fatto molto bene Girardo (15 punti, 10 rimbalzi, 25 di valutazione, e un +9 di plus/minus), che ha giocato da lungo puro invece che in ala piccola.
“Anche se secondo me potrà diventare un ottimo numero 3, e ci stiamo lavorando sopra, è vero che Federico adesso si trova più a suo agio in questo ruolo – spiega il tecnico biancorosso – che è quello che conosce meglio. Ha fatto davvero un’ottima partita. Skerbec si è sacrificato molto ed è vero che funziona meglio come lungo di appoggio che non da numero 5, un ruolo più dispendioso dal punto di vista fisico”.