Quando i centimetri fanno la differenza: è questa la lezione che Caorle ha insegnato alla Energy Lab Falconstar al PalaMare Walter Vicentini. La formazione veneta, infatti, ha messo sul piatto un Blaz Cresnar dominante (5/9 da due, 3/3 da tre, 3/4 ai liberi, 12 rimbalzi, 6 assist e 3 stoppate per un maestoso 36 di valutazione), inarrestabile per i lunghi di Federico Franceschin, che hanno sudato per tutti e quaranta i minuti di gioco contro il pivot sloveno.
Parte forte la squadra di casa, con un perentorio 8-0 che di certo non è un bel segnale per la Energy Lab: la risposta arriva da Scutiero (4/6 da due, 1/4 nelle triple, 4 rimbalzi, 4 assist), che dà energia all’attacco ospite e, dopo dieci minuti, siamo sul 24-21 dunque ancora in equilibrio. Nella seconda frazione, però, Cresnar comincia a prender banco: l’asse formato con Gelormini (3/4 da due, 3/5 da tre, 5 assist in 25 minuti) è micidiale per la Falconstar, che subisce molto in difesa e concede ben 50 punti in soli venti minuti al Gruppo SME. All’intervallo lungo è +16 per i veneti, con la gara che regala poche emozioni ai tifosi monfalconesi: Caorle è brava a sfruttare la sua maggior fisicità, anche nel reparto esterni, mentre dall’altra parte si dannano l’anima soprattutto Bonetta (7/7 da due, 3/6 nelle triple) e Benigni (3/6 dal campo, 3/5 ai liberi, 6 rimbalzi), che però non bastano per recuperare.
Caorle porta tranquillamente fino in fondo un vantaggio in doppia cifra e conclude con la vittoria per 88-76, soddisfacendo il proprio pubblico e mettendo in evidenza il micidiale Blaz Cresnar: i 214 centimetri dello sloveno hanno fatto la differenza in ogni zona del campo.
CAORLE – FALCONSTAR MONFALCONE 88 – 76
Gruppo SME Caorle: Zatta, Gelormini 15, Bargnesi, Pol Bodetto 5, Rizzetto 22, Cucchi 6, Pine, Corbetta, Cresnar 22, Bjegovic 18. Coach Ferraboschi.
Energy Lab Falconstar Monfalcone: Quargnal, Benigni 11, Scutiero 11, Vittor, Bonetta 23, Feri, Tossut 2, Petrovic 14, Colli 15; non entrato: Rigoni. Coach Franceschin.
Parziali: 24-21, 50-34, 70-57
Arbitri: Bastianel di San Vendemiano e Cavedon di Marano Vicentino.
